Riceviamo e pubblichiamo da Viva Viterbo
Dopo le anticipazioni di stampa sul progetto di esporre tre macchine di Santa Rosa nelle piazze nel periodo
di Natale Viva Viterbo, che ha nell’Assessore Barelli, nel Presidente Rossi e nella Consigliera De Alexandris i
propri rappresentanti in Comune, voleva dire la sua.
Non entriamo nel merito delle cifre, ancora in fase di definizione ma, per un analisi della questione,
prendiamo per buone quelle circolate in questi giorni che parlano di un costo stimato superiore ai 100.000
Euro. Cifra importantissima, per carità, ancor più in questi periodi di crisi dove tante famiglie faticano ad
arrivare alla fine del mese, dove i servizi sembrano ridursi di giorno in giorno, dove, girando per le strade
della nostra città, sembra di toccare con mano l’impoverimento della collettività . Tutto drammaticamente
vero. Purtroppo però tutto questo non si combatte bloccando gli investimenti, rinchiudendosi nelle case o
negli uffici comunali, aspettando che il peggio passi. Noi di Viva Viterbo siamo convinti che l’economia della
nostra città possa ripartire se investiamo sulla valorizzazione del nostro territorio. Lo abbiamo sostenuto
con forza in campagna elettorale e lo continuiamo a ribadire ora. Da sempre sentiamo parlare dei nostri
vicini toscani o umbri, della loro abilità nella promozione turistica che ha attratto e continua ad attrarre
turisti da tutto il mondo, della loro capacità di creare economia vera sfruttando quello che la natura e i loro
antenati hanno lasciato come preziosa eredità. E noi? Noi siamo sempre rimasti a guardare, cullandoci sul
pensiero, radicatissimo dalle nostre parti, che da noi “ non se può fa “. Noi di Viva Viterbo siamo convinti
invece che “si può fa“ e che anzi, in questo momento, “si deve fa“. Siamo consapevoli della ricchezza del
nostro territorio, dell’unicità delle nostre risorse naturali ed artistiche e vogliamo che la loro valorizzazione
sia il motore della rinascita economica viterbese. Il progetto di Natale, portato avanti dall’assessore Barelli,
con la caparbietà che lo contraddistingue, e sostenuto con convinzione dal sindaco Michelini e da tutta la
Giunta, è un primo, importante passo, in quella direzione. La questione dei costi sta a cuore anche a noi e
tutto è stato pensato per valorizzare al massimo ogni euro speso. Dire che 100.000 euro sono troppi, senza
analizzare a fondo le ricadute economiche che potrebbero avere sulla città è voler banalizzare la questione
a tutti i costi. I Viterbesi devono sapere, ad esempio, che lo scorso anno sono stati spesi, per il natale
viterbese, più di 120.000 euro, con una miriade di iniziative piacevoli, per carità, (alcuni esempi: la corsa dei
babbi natale, la calza della Befana più lunga d’Italia) ma che hanno allietato la nostra comunità senza
attrarre nessun nuovo potenziale visitatore esterno. Men che meno tali iniziative possono fare notizia, se
non sulla cronaca locale. Noi abbiamo un’idea diversa: fare meno cose ma di rilevanza tale da poter dare
lustro alla nostra città, con benefici effetti sui flussi turistici. D’altra parte il Festival letterario di Caffeina ce
lo ha insegnato: un evento ben fatto e di qualità attira visitatori da tutto il Paese e fa parlare della nostra
città su tutti i mezzi di informazioni nazionali. Rinunciare a portare avanti un progetto, giocare sempre e solo
in difesa, non eviterà alla nostra città quella china discendente, imboccata da tanto, troppo tempo e che
sembra oggi inarrestabile
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