Favorire lo scambio di conoscenze tra i cittadini delle due aree riguardo ai rispettivi patrimoni culturali e storici, simbolo della comune storia legata ai papi e testimonianza della complementarietà culturale della storia delle nazioni europee, oggi accomunata dall’appartenza all’Unione Europea, stimolare la condivisione dei valori comuni rispetto ai potenziali scenari di cooperazione socio-produttiva, specie nel settore del turismo colto e consapevole e il dialogo interculturale, agevolare sia la partecipazione agli scambi dei cittadini dei due comuni, con lo scopo di diffondere la consapevolezza della condivisa città europea, basata anche sul comune retaggio storico romano, medievale e rinascimentale, sia la promozione di iniziative congiunte nel medio-lungo termine, anche sotto l’egida dell’UE, nel campo della storia e della cultura, degli scambi tra i rispettivi sistemi educativi e delle sinergie tra imprese d’eccellenza. Questi i principali obiettivi riportati all’interno del progetto : le città dei Papi nel presente, passato e futuro della storia d’Europa”, presentato nei giorni scorsi alle istituzioni dell’Unione europea dalla società Agite, per il riconoscimento ufficiale del gemellaggio europeo, iscritto nel Programma di finanziamento Europa per i Cittadini. A comunicarlo è l’assessore alla cultura del Comune di Viterbo Antonio Delli Iaconi, da sempre in prima linea insieme al sindaco Michelini per la sottoscrizione di tale gemellaggio. “Viterbo insegue il gemellaggio con la città di Avignone dal 1955 – ha sottolineato l’assessore di Palazzo dei Priori -: gran parte del percorso è stato fatto. Lo scorso novembre, ad Avignone, abbiamo posto le basi. Ad aprile, in occasione della visita a Viterbo della delegazione avignonese, abbiamo confermato e ribadito i comuni intenti delle due città papali. Ora siamo alla fase più burocratica. Confidiamo di ottenere l’importante riconoscimento nei prossimi mesi. Sarebbe davvero un bel traguardo, a ridosso di un evento storico come il Giubileo straordinario indetto dal Santo Padre”.
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