– di Eleonora Straffi –
La 14a edizione della BTSA – Borsa Turismo Sociale e Associato – si è conclusa il 16 marzo a Treviso. La più importante manifestazione “b2b”, che, sino allo scorso anno, si svolgeva a Viterbo è ora approdata nel Veneto confermando il suo consueto successo. Il patron della manifestazione, Nicola Ucci, spiega per quale motivo c’è stato questo cambio di location.
Cos’è la Borsa Turismo Sociale e Associato?
È un appuntamento annuale, questa è stata la XIV° edizione, dove c’è un incontro tra domanda di tipo turistico associato con offerta di turismo italiano ed estero. Dopo cinque anni a Viterbo, per un motivo legato alla necessità di rinnovare sia la tipologia di domanda che dell’offerta, abbiamo deciso di coinvolgere un altro territorio. Abbiamo scelto il Veneto in quanto oltre ad essere ricco di turismo è anche vicino al confine e più facile per i nostri clienti raggiungerci
Come è andato questo primo in Veneto?
Bene, molto bene. Un successo oltre le aspettative. I contatti e gli affari conclusi con l’offerta turistica nazionale ed estera per vacanze di gruppo e/o individuali, sono stati buoni. Inoltre, c’è stato un accordo con alcuni consorzi che hanno ospitato i nostri buyers e 15 giornalisti della stampa italiana specializzata, visitando così la Marca Trevigiana.
Quanti buyer hanno partecipato quest’anno?
70, di cui quattordici esteri. All’evento hanno partecipato 200 sellers provenienti dal Veneto, ma anche dal resto d’Italia e da Austria, Slovenia, Croazia, Malta.>>
Per quale motivo avete deciso di non continuare sul territorio della Tuscia?
Tendiamo a cercare un territorio che nell’arco di 3/5 anni riesca a promuovere l’evento. Viterbo lo abbiamo sviluppato tranquillamente, ma l’esigenza di altri utenti ci ha fatto capire che era il momento di cambiare zona.
In quei cinque anni, come vi siete trovati a Viterbo?
Molto bene. Abbiamo sviluppato una bella manifestazione recepita dal mercato. Viterbo è stata la città che ha ospitato più a lungo questa manifestazione.