– di Simona Tenentini –
Mentre in Irlanda una valanga di sì ad un referendum storico sancisce il riconoscimento delle nozze gay, a circa 2500 chilometri di distanza, precisamente a Viterbo, si manifesta ancora contro le unioni civili e contro la parità di diritti tra alcuni cittadini ed altri che non amano allo stesso modo.
Le cosiddette “sentinelle in piedi”, per esprimere il loro dissenso verso le coppie omosessuali hanno organizzato una manifestazione in piazza del Plebiscito in programma oggi, 23 maggio.
L’ennesima dimostrazione di oscurantismo ha generato un’immediata reazione dal popolo del web che, in pochissime ore, ha scatenato una campagna virale che ha generato un unanime consenso e un fortissimo clamore, raccogliendo adesioni trasversali tra gente comune ma anche tra esponenti autorevoli della cultura locale, dal baritono Alfonso Antoniozzi allo scrittore Giorgio Nisini.
Tutti insieme, compatti, per il riconoscimento di un’unica forma di amore, che prescinde dal sesso e dalle differenze sociali.
Perlomeno in coloro che riconoscono che, in fondo #nonsiamocosimedievali e forse la verde Dublino non è poi così distante dalla grigia Viterbo.
Ecco il comunicato ufficiale dell’iniziativa:
Parte da Facebook l’urlo di centinaia di Viterbesi:
A Viterbo #nonsiamocosimedievali. L’amore è un diritto per tutti.
Sabato 23 maggio Viterbo sarà tra le città italiane in cui alcuni cittadini manifesteranno non per avere dei diritti, ma per levarli ad altri.
Parliamo delle sentinelle in piedi, che esprimono il loro dissenso sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso comparate ai matrimoni.
Una posizione forte, che secondo tanti viterbesi non rende omaggio all’immagine della città.
Da qui l’idea dell’azione virale su Facebook #nonsiamocosimedievali, che invita tutti quelli che credono nella parità di diritti e che l’amore sia sempre amore, a esprimere il loro pensiero usando l’hashtag e cambiando alle 12.00 del 23 maggio la propria immagine di copertina con una di quelle presenti nella pagina facebook dell’iniziativa.
In meno di tre ora la pagina ha già superato i 300 like e in tanti non hanno saputo aspettare per cambiare la cover: il social è già invaso di messaggi pieni di senso civico.
L’intolleranza, lasciata nell’indifferenza, non ha mai prodotto buoni frutti.
Per aderire all’iniziativa basta visitare la pagina facebook fb.com/nonsiamocosimedievali
Facciamo vedere quanti siamo a sostenere che i diritti devono essere uguali per tutti, che l’amore è sempre amore e, soprattutto, che a Viterbo #nonsiamocosimedievali.