CULTURA – La Madonna degli Omosessuali in mostra a Pozzuoli

-di Eleonora Straffi-

Ne avevamo parlato qualche tempo fa di Raffaele Ciotola e della sua Madonna degli Omosessuali. Una tela,  55×70 olio su tavola, Made in Tuscia, dedicata ai gay che hanno subito – e che subiscono ancora –soprusi e maltrattamenti dal “bullo” di turno. Per la giornata della memoria  una copia dell’opera verrà esposta nella Parrocchia di san Luca a Pozzuoli.

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CULTURA – La Madonna degli Omosessuali, nata nella Tuscia, sarà esposta a Napoli

-di Eleonora Straffi-

Nei primi mesi del 2015 il Museo Palazzo Venezia di Napoli ospiterà il dipinto originale de “La Madonna degli omosessuali” del Maestro Raffaele Ciotola. Il quadro, 55×70 realizzato con la tecnica di olio su tavola, è stato creato nella Tuscia. Infatti il dipinto prende vita nel 2003 a Ronciglione e viene terminata nel 2007  Bagnaia. Una pausa di cinque anni che ha cambiato il significato alla tela. Da “semplice” Madonna col bambino a “protettrice” del mondo gay.

“Non riuscivo a terminare la Madonna, sentivo che in lei mancava qualcosa –  racconta il Maestro – navigando su internet mi sono imbattuto in una pagina che parlava di un argomento che mi ha toccato moltissimo: i “triangoli rosa”. Per chi non lo sapesse il triangolo rosa era il simbolo con cui venivano etichettati gli omosessuali rinchiusi nei campi di concentramento. Preso da questo argomento iniziai a fare ricerche e scoprii che erano stati seviziati e uccisi circa quindicimila tra gay e lesbiche”.

Raffaele Ciotola, fondatore del movimento artistico “Stop Homoph Art” (2003),una volta aver preso coscienza di questi atroci fatti, riprese a dipingere il quadro. “In quel momento ho realizzato che era destinato a ricordare tutte quelle vittime, non solo di quel periodo storico, ma tutte le persone gay che hanno subito violenze e soprusi da parte degli omofobi”. Il dipinto ha avuto già un interesse sia da parte del parlamento europeo sia da parte dei media esteri, ma il sogno dell’ autore è quello di consegnare sia il quadro che il suo brevetto a qualche museo italiano.

Ma cosa rappresenta La Madonna degli omosessuali? Analizzando la tela si può notare che Gesù bambino tra le mani stringe i simboli dell’uomo e della donna e li porge a Maria. Gli oggetti sono i sogni e gli amori che appartengono a il quadro sarà protagonista gay che ancora non sono liberi di fare outing. La Madonna, protagonista dell’opera e simbolo di immenso amore, rivolge il suo sguardo non solo al figlio ma anche a tutti coloro che vivono la condizione omosessuale e l’abbraccio affettuoso che da al bambino è come se lo desse all’intera umanità rappresentata dallo stesso Gesù. Ad identificare che in particolar modo il quadro è rivolto agli omosessuali è l’araldico posto sopra il capo della Vergine. Esso, accompagnato da due coppie di bouquet che simboleggiano sia l’unione gay che la morte tragica di tutti gli omosessuali ingiustamente scomparsi, contiene i colori dell’arcobaleno simbolo del movimento del G.L.B.T.

L’opera non è un gesto di sfida alla Chiesa. Al contrario esprime uno dei principi basi che essa sostiene, ovvero l’amore per il prossimo. Infatti una copia dell’opera sarà esposta il 27 gennaio 2015, giornata della memoria, alla Parrocchia San. Luca di Pozzuoli durante un convegno che dura 3 giorni dal  titolo ” Più grande di tutto è l’amore ” – Citazione S. Paolo prima lettera ai Corinzi capitolo 13. Il quadro sarà protagonista durante il primo appuntamento denominato “I CONDANNATI A NON AMARE ”, dedicato ai  triangoli rosa agli zingari e alle prostitute.

 

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CULTURA – L’artista Ciotola, viterbese d’adozione, espone a Napoli la Madonna degli Omosessuali

Grande prima per Raffaele Ciotola, napoletano di nascita ma nella Tuscia ormai da 23 anni.
L’artista esporrà per la prima volta a Napoli, al Teatro Mercadante in occasione della presentazione del libro di Pasquale Ferro “Macedonia e Valentina”, “La Madonna degli omosessuali” realizzata proprio nella Tuscia nel 2003/07 e dedicata alle vittime omosessuali uccise durante il nazismo.
Morti storicamente documentate ma per troppo tempo dimenticate, causate dalla discriminazione, dalla paura della differenza di genere e dalla mancata conoscenza che l’ omosessualità è una condizione e non una scelta.
L’opera sarà presentata dal vivo nel foyer del teatro alle ore 11.00.
Ingresso libero

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