Quando si dice l’importanza delle radici storiche.
A Vasanello, uno dei simboli della cultura e delle origini del paese, è lasciato nel completo abbandono senza che nessuno si preoccupi minimamente del vergognoso stato di incuria in cui versa uno dei simboli locali.
Il protagonista di questa triste storia di trascuratezza è il primo mezzo agricolo che, nel 1926, operò nella zona, un trattore Fordson.
Si tratta di una testimonianza di indubbio valore, che narra una storia fatta di fatica, ingegno, caparbietà. I primi mezzi agricoli raccontano di un’Italia povera ma bisognosa dell’aiuto della macchina per lavorare la terra ed incrementare la produzione, un paese affamato che, stimolando l’inventiva del fabbro e del meccanico, seppe ricreare dei meccanismi in grado di sostituirsi ed assimilarsi al lavoro compiuto da una coppia di buoi.
Nonostante insomma l’alto significato simbolico, il trattore in oggetto sta letteralmente cadendo a pezzi.
Privo di un’adeguata copertura ed esposto alle intemperie, è divenuto ormai un ammasso di ferraglia arrugginita e coperta da erbacce, tanto che si stenta ad intravederne la struttura originaria.
L’allarme per le precarie condizioni del mezzo fu lanciato già tre anni fa attraverso una testata locale ma, da allora, niente è cambiato, salvo lo stato di abbandono e l’inarrestabile declino sempre più evidenti.
Quello che è ancora più grave è che questa situazione di degrado si sta consumando nella stridente indifferenza delle istituzioni.
E pensare che basterebbero solo dei piccoli accorgimenti per arginare lo stato d’incuria, a cominciare dal taglio delle erbacce o dall’installazione di una copertura. L’auspicio è che l’amministrazione, una volta per tutte, si decida ad intervenire.
Simona Tenentini
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