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Il Teatro Boni del Comune di Acquapendente è centro fondamentale nel cuore del paese per la diffusione e lo sviluppo della cultura e della creatività espressiva e immaginifica. Con una struttura bellissima e sfarzosa, con 250 posti per gli spettatori ed una storia antichissima, il Teatro ad oggi rappresenta una tradizione antica e ben presente nella vita della comunità.
Le prime tracce di attività teatrali ad Acquapendente, risalenti al XV secolo, fanno riferimento a sacre rappresentazioni nella piazza di San Francesco, ma è nel XIX secolo che nascono quelli che definiremmo i progenitori nobili tanto dell’attuale Teatro Boni quanto dell’attuale Anfiteatro Cordeschi. Le origini del Teatro Boni risalgono infatti al lontano 1802, quando importanti famiglie del paese fecero costruire, sul preesistente Teatro dei Granai al numero 9 di Piazza Regina Margherita, una struttura denominata Teatro dell’Orto, denominazione dovuta alla localizzazione di un un orto di proprietà del Convento di Sant’Agostino nella piazza antistante. Nel 1869 il Teatro viene dichiarato inagibile e rimane inattivo fino al 1895, quando il nuovo proprietario Tommaso Boni decide di ripristinarlo, prevedendone una ricostruzione quasi totale. Dalla sua riapertura nel 1897 (all’epoca l’inaugurazioe avvenne con “La Favorita” di G. Donizetti) il Teatro rimane in attività fino alla metà degli anni ’80, per poi rimanere inattivo fino al 2005 quando l’acquisto e il restauro da parte del Comune di Acquapendente lo ha riportato all’antico splendore. Quest’ultima opera di ristrutturazione, ne ha mantenuto le caratteristiche ottocentesche, andando nel contempo incontro alle moderne esigenze di spettacolo e sicurezza fondamentali per la diffusione di questa pregiata e magnifica forma d’arte. Dalla felice riapertura il Teatro viene gestito dall’Associazione Te.Bo che ne organizza eventi e spettacoli, ne struttura i vari programmi stagionali e ne porta avanti una buonissima attività. Infine dal 2011 l’Associazione Te.Bo in collaborazione con la cooperativa L’Ape Regina ha restituito al Teatro un’attività storica: quella della proiezione video avviando l’attività del Cinema a teatro.