La «Città Cognente», ricca, potente e riverita, è esistita davvero? Sorgeva, come dicono i racconti, lungo il corso dell’omonimo torrente? Il ritrovamento fortuito di una grande mole di documenti, che vanno dal 1174 al 1507, permette di ricostruire nel dettaglio la storia di Cornienta Vecchia e Cornienta Nuova, i due centri abitati che sorgevano sul dominante pianoro del Pian di San Pietro.

 

Una storia che, tra l’altro, rimanda alla Divina Commedia e a Dante Alighieri. Il poeta, nel XIX canto dell’Inferno, nel girone dei Simoniaci, incontra papa Niccolò III (Giangaetano Orsini) che, con uno dei tanti gesti di nepotismo che compì, permise al nipote Orso di Gentile Orsini di impadronirsi di Cornienta (Vecchia e Nuova).

Un’occupazione che scatenò una lunghissima contesa giudiziaria, intervallata da scontri sanguinosi tra canepinesi e sorianesi per il possesso dei territori, che si protrasse fino al 1507.

 

I particolari dei fatti, così come stanno emergendo dai documenti in corso di trascrizione, saranno illustrati in una conferenza trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Soriano nel Cimino sabato 27 marzo alle 17. E sarà riproposta domenica, alle 18, sulle pagine Facebook del periodico canepinese web Il Lupo (www.illupo,net).

 

Nel corso della conferenza, tenuta da Beniamino Mechelli, verrà anche annunciata la pubblicazione di due volumi (per un totale di circa 600 pagine) sulla storia di Cornienta Vecchia e Cornienta Nuova.

Il primo volume tratterà tutti gli avvenimenti storici accaduti dal 1174 al 1507, il secondo conterrà la riproduzione di tutti i documenti (editi e inediti), la loro trascrizione, traduzione e il relativo commento.

L’evento, che rientra nel quadro delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Soriano nel Cimino, l’Associazione Soriano Terzo Millennio e l’Accademia Arte e Storia di Canepina.