Il 7 e l’8 dicembre, al Biancovolta, l’Accademia degli Artefatti presenta lo spettacolo “Io Fiordipisello”di Tim Crouch
‘Avevo qualcosa da dirvi di importante…ecco adesso l’ho dimenticata…tornerà.’
Un personaggio non può dire quello che vuole. E se l’autore non gli fa dire niente, anche se lui avrebbe un sacco di cose da dire? Tim Crouch da un’altra possibilità a Fiordipisello, rimettendo in gioco il rapporto tra quest’ultimo e Shakespeare.
Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti per raccontare la storia di un sogno. Quello di una notte di mezza estate. Il tormento e il divertimento di una condizione fantastica di chi forse avrebbe qualcosa da dire, se qualcuno gli dicesse cosa.
Lo spettacolo è uno dei cinque lavori teatrali raccolti nel più ampio progetto I SHAKESPEARE, un dispositivo di indagine sulle forme del racconto teatrale formato da 5 spettacoli presentati quest’anno alla Biennale di Venezia, su 5 personaggi shakespeariani che raccontano e rivivono al di fuori dell’opera. Accanto a I, PEASEBLOSSOM (Io, Fiordipisello), il folletto del Sogno di una notte di mezza estate che appare due volte nel testo di Shakespeare, la pentalogia si compone di I, BANQUO; I, CINNA; I, CALIBAN; I, MALVOLIO.
L’ IO del titolo è un manifesto teatrale e politico insieme. I SHAKESPEARE è un progetto che interroga la convenzione teatrale, mettendola in crisi a partire da testi che della stessa convenzione teatrale ne hanno segnato le fondamenta.
Accademia degli artefatti ha sempre lavorato mischiando linguaggi – prosa, performance, musica, video, scrittura scenica e drammaturgica – e indagando da una parte le forme dello spettacolo dal vivo, e dall’altra i meccanismi delle posizioni e delle relazioni sceniche. Sempre in un dialogo attuale e consistente con lo spettatore, interlocutore e non semplice ricettore della creazione artistica. Oggetto di questa ricerca sono stati alternativamente spettacoli di grande impatto scenico ed attoriale o dispositivi teatrali più contenuti e concentrati.
Accademia degli Artefatti ha presentato i suoi lavori nelle più importanti manifestazioni nazionali e vinto numerosi riconoscimenti tra cui la Biennale giovani di Roma del 1999, il Premio Ubu per la migliore proposta drammaturgica straniera (Tre pezzi facili di Martin Crimp) nel 2005, Premio Ubu 2010 come miglior attrice protagonista (Francesca Mazza), Premio Hystrio 2011 alla regia (Fabrizio Arcuri). La compagnia è vincitrice del Premio della Critica Teatrale 2010.
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