TARQUINIA – Edoardo Siravo è il protagonista di IL RE MUORE di Eugène Ionesco, con Isabel Russinova e con Gabriella Casali, Carlo Di Maio, Claudia Portale, Michele Ferlito, nella regia magistrale di Maurizio Scaparro il 3 dicembre ore 21 al Teatro Rossella Falk, nell’ambito della stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Tarquinia e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio.
A distanza di sessant’anni dalla prima mondiale de Il re muore di Eugène Ionesco (al Théàtre de l’Alliance francaise a Parigi), Maurizio Scaparro torna alla regia affrontando questo testo più che mai attuale. La colonna sonora dello spettacolo è curata dal premio Oscar Nicola Piovani (il suo ultimo lavoro con Scaparro risale a La bottega del Caffè di Carlo Goldoni). Le scene sono affidate ad Antonia Petrocelli mentre i costumi sono firmati da Santuzza Calì che ha collaborato con Scaparro anche tra cinema e lirica.
“Ritengo che sia quanto mai necessario mettere in scena un testo di questo peso per cercare di portare un po’ più di consapevolezza nell’animo delle persone in un momento storico come questo. Pandemia e guerra stanno lasciando un segno molto forte nella nostra coscienza ed è per questo che il cast che ho riunito e me, in quanto persone di cultura, abbiamo il compito di far riflettere e far rinascere il pubblico attraverso una storia che sembra essere stata scritta ieri. Il re muore” dichiara Maurizio Scaparro
Il regno di Bérenger è ormai alla deriva e quello che dovrebbe essere un re alla guida di un popolo è soltanto un uomo in decadimento. Le due regine, l’istitutrice Marguerite e l’amorevole Marie, dopo aver saputo dal medico che il re morirà, discutono su come informarlo. Bérenger apprende la notizia ma, nonostante il suo corpo manifesti forti segni di cedimento, non vuole accettare che la sua ora è vicina e tenta in tutti i modi di convincere gli altri. Solo quando scopre che i suoi poteri non lo assistono più, realizza che il suo tempo sta per scadere e acconsente che venga celebrato il rito di preparazione alla sua morte.
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