Domenica 26 Gennaio ore 17.30 va in scena, al teatro Rivellino di Tuscania, “COME TRE ARINGHE”
di Marco Falaguasta e Mauro Graiani, regia di Marco Falaguasta
con Marco Falaguasta, Marco Fiorini, Pietro Scornavacchi
Il tempo per tutti è un concetto relativo, ma per tre metronotte in servizio presso un non meglio identificato Delfinarium, il tempo è soprattutto una spada di Damocle che scorre lento mentre si fanno i conti con se stessi. Tra una presa in giro e una burla ben riuscita, i tre finiscono per psicoanalizzarsi a vicenda: tre anime diverse come tre piccole Aringhe, accomunate da quel lavoro notturno, che si riduce al controllo della procedura di manutenzione della vasca in cui vive un misterioso quanto mitologico Delfino Albino.
Nico arriva a quarant’anni con una figlia di diciassette incinta, senza mai essere riuscito a parlarle veramente mentre Giorgio, quello nuovo, è portatore sano di una felicità tanto fastidiosa quanto auto-imposta, se messa in contrasto con il pragmatismo e la consapevolezza ineluttabile di Mariano, il capo, ex agente entrato in polizia per fare giustizia sui cattivi, ma fregato dai buoni.
Si ride di e con le tre Aringhe, protagonisti da amare per quegli errori che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo commesso, ma che per loro, potrebbero rivelarsi fatali. A sipario chiuso, resta la sensazione che la relatività del tempo non sia poi una certezza e che la vita vada affrontata senza strategie, ma di pancia, col cuore in mano.
Perché non importa che tu sia Delfino o Aringa, la vita non si fa aspettare, si vive, cercando di strapparle il suo tesoro più prezioso: una risata.
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