VASANELLO – Anche Le Sarapiche di Vasanello al Festival della Cultura dei Monti Cimini.
Dialetto e territorio.
Un connubio vincente, ai fini della promozione culturale e del marketing turistico e, proprio per questo, alla base dell’imminente Festival della Cultura dei Monti Cimini.
La manifestazione, nell’ambito dei progetti promossi dalla Comunità Montana dei Cimini in collaborazione con la Fondazione Caffeina Cultura prevede, a partire dal 22 settembre, tre mesi di eventi, conferenze e reading in molti comuni della provincia di Viterbo.
“Rientra in questo progetto di ampio respiro – come spiega l’assessore Dominga Martines, anche l’ampio spazio dedicato alle compagnie teatrali dialettali che saranno impegnate nell’interpretazione di opere provenienti dal repertorio locale, preziose testimonianze necessarie al mantenimento della cultura e della tradizione.
Vasanello prende parte con orgoglio e partecipazione alla lodevole iniziativa, “schierando” una vera e propria chicca, vanto di tutti i cittadini: la compagnia delle Sarapiche, che da tantissimi anni realizza piccoli capolavori teatrali in cui ironia e satira si fondono con scene di vita popolare e contadina.”
Le Sarapiche, giovedì 4 ottobre, al Teatro Bistrot Caffeina di Viterbo si esibiranno nella loro ultima fatica: “Che tocca fa pe’sposasse”.
Portata in scena con una serie di serate sold-out nello scorso mese di aprile, la commedia trae ispirazione dal film, pluripremiato agli Oscar del 1954, “Sette spose per sette fratelli”.
Scritta e adattata per la scena da Laura Pieri, racconta le vicende comiche e surreali di sette fratelli-contadini che, dopo una vita passata nei campi, in perfetto isolamento, decidono di sposarsi. Consigliati da un parroco festaiolo e gaudente si convincono a partecipare alla “festa delle zitelle” per trovare l’anima gemella.
La commedia mette a confronto due mondi: quello della città e quello della campagna, all’apparenza antitetici, ma in realtà nemmeno tanto diversi; anzi, il gusto per le cose semplici e genuine è un tratto che li accomuna, fin quasi a sovrapporli.
Uno spettacolo ricco, generoso, divertente, con la regia di Adolfo Benedetti.
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