Dopo ”Cenerentola Pinocchio e Terremotati dentro… e fuori scena”, la compagnia teatrale “Il Rivellino” e l’associazione culturale Tuscania d’arte presentano “Confusioni” commedia di Alan Ayckbourn diretta da Stefano Ciccioli.
Lo spettacolo debutterà venerdì 29 novembre al teatro Il Rivellino di Tuscania alle 21 e andrà in scena fino al 1 dicembre. Info e prevendita 0761.4454250
“Confusioni”, scritta nel 1974, è una commedia composta da 5 brevi atti unIci, molto eterogenei come tono, ma collegati da personaggi curiosamente ricorrenti e dal ruotare degli stessi attori.
Questi propongono, in modo paradossale e quasi grottesco, alcuni dei temi più attuali nella vita contemporanea ed il collasso dei codici di comportamento sociale.
In Figura materna (teatro dell’assurdo) una donna intrappolata nel suo ruolo di madre, Leslie Compton non sa vedere attorno a sé che bambini, continuando a trattare tutti come tali, anche i suoi due vicini di casa Rosemary e Terry.
Nella situazione Al bar (impianto realistico) il marito di costei, Harry Compton, in viaggio per lavoro, continua caparbiamente, in un crescendo di euforia alcolica, di sedurre due refrattarie ragazzette incontrate in un bar di provincia: Paula e Bernice, sotto lo sguardo ironico del barman.
Nella terza piece “Tra un boccone e l’altro” (teatro sperimentale) il pubblico segue un dialogo a brandelli, attraverso le orecchie di un cameriere che assiste impassibile ad una duplice, aspra, crisi fra due coppie di coniugi: i Pearce e i Chalmers.
In La festa di Gosforth (farsa) per ilarità pura, una festa di campagna, marcia inesorabilmente verso il disastro, nonostante il tentativo di puntellarla da parte di Gordon Gosforth, suo maniaco organizzatore coadiuvato da Milly Carter, una giovane maestra di scuola, da Stewart Stokes, un boy-scout e dal vicario Joh Brightwight, trascinando con sé anche il consigliere Emma Pearce, ospite d’onore.
Nel finale “Due chiacchere al parco” (beckettiano) cinque solitudini tentano di confrontarsi, ma davanti allâegocentrismo di ciascuna, rimangono per l’appunto tali.
Il senso dello spettacolo è racchiuso nel titolo stesso: confusioni. Nei rapporti, nelle comunicazioni, nelle situazioni. Tutto è confuso, incerto, senza una precisa direzione. Persone malate, disturbate, ossessive, incapaci di genuinità e di correttezza etica.
Lo spettacolo, curato e diretto da Stefano Ciccioli, rappresenta per la compagnia teatrale “Il Rivellino” la volontà di cimentarsi con un genere altro dal teatro popolare proprio dei precedenti spettacoli messi in scena tra il 2007 e il 2011 (Cenerentola, Pinocchio e Terremotati dentro e fuori scena).
Il testo viene rappresentato nella traduzione italiana di Masolino d’Amico che è stato il paladino in Italia di Alan Ayckbourn: il più brillante e rappresentato autore della generazione immediatamente successiva a quella dei rifondatori del teatro inglese moderno (Osborne, Pinter, Arden, Wesker).
Caratteristiche di Ayckbourn, secondo il D’Amico, sono l’umoristica descrizione di usi e costumi della middle class britannica e l’incessante sperimentazione delle possibilità di una collaudata forma drammaturgica.
Per la messa in scena dello spettacolo il regista Stefano Ciccioli si è avvalso delle scenografie realizzate da Giacomo F. Albano architetto, scenografo e pittore residente a Tuscania. Nato a Catania Giacomo F. Albano eâ stato docente di architettura scenica ad Urbino, Catania e Firenze per oltre quarantâanni. Spirito libero, si muove nel vasto campo della arti con la curiosità degli spiriti nuovi acquisendo consapevolezza della provvisorietà di ogni pensiero e della imprevedibile immutabilità dell’essere umano.
La scenografia utilizzata nello spettacolo “Confusioni” fa parte dellâopera Infinito Verticale, che sarà prossimamente esposta al Teatro Rivellino.
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