VITERBO – Sono trascorsi ormai tredici anni da quando, con l’emanazione del Decreto legislativo 231 dell’8 giugno 2001 veniva introdotto nel nostro ordinamento il concetto di “Responsabilità amministrativa” delle imprese, per i reati commessi da amministratori, manager e dipendenti.
La principale novità consisteva nell’attribuzione di alcuni tipi di violazioni penali non più solo agli autori degli illeciti, ma anche alle persone giuridiche nell’interesse delle quali sarebbero stati commessi.
Nel corso degli anni l’elenco delle ipotesi di reato contenute nel testo originario, quali quelli a danno delle Pubbliche Amministrazioni e quelli societari è stato aggiornato ed integrato, fino a comprendere quelli inerenti la materia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In sostanza, l’obiettivo della normativa è di sensibilizzare gli operatori verso la prevenzione di qualsiasi crimine economico all’interno dell’esercizio dell’attività imprenditoriale.
Per evitare di essere coinvolte in tale forma di responsabilità, le imprese devono poter dimostrare di aver preventivamente adottato modelli di organizzazione e gestione idonei alla prevenzione.
Una vera e propria rivoluzione anche per le PMI, che nel corso degli ultimi anni si sono trovate, e si trovano ancora, di fronte a problemi di interpretazione , per scongiurare coinvolgimenti e pesanti sanzioni.
Quali sono i reati previsti dalla normativa in vigore? Qual è il regime sanzionatorio? Come evitare i rischi di illeciti? Di quali competenze dotarsi? Come ridurre la possibilità di esclusione da appalti pubblici? Come effettuare i controlli? Come tutelare l’immagine aziendale?
Sono tante le domande ed i punti critici che continuano a richiedere risposte rapide e chiare, per un rigoroso rispetto della normativa, attraverso l’adozione di opportuni sistemi organizzativi.
Risulta quindi importante dedicare un momento specifico, per fare il punto sull’attuazione della complessa normativa, approfondire i punti critici e fornire risposte chiare a tutti gli interrogativi che risultino ancora aperti.
Da queste considerazioni nasce l’idea di Federlazio di promuovere un seminario rivolto ad imprenditori, professionisti, funzionari pubblici e privati, manager ed a tutti gli operatori che intendano approfondire la disciplina della responsabilità d’impresa.
L’appuntamento è per mercoledì 18 giugno, alle ore 16,00, a Viterbo, presso la sede della Federlazio (Palazzo Antisari, via Sacchi 18).
Ad illustrare tutti gli aspetti della normativa saranno: l’Avv. Fabio Chiucchiuini, l’Avv. Massimo Rao Camemi e il Dott. Antonio Ratini,
Coordinerà i lavori il direttore della Federlazio di Viterbo, Dottor Giuseppe Crea.
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