VITERBO – Elogio della Poesia, la rassegna di poesia presso la biblioteca di Viterbo, curata da Elvira Federici, ospita (mercoledì alle 17,30) nella sala conferenze Vincenzo Cardarelli, Carlo Bordini considerato – da Alfonso Berardinelli e Roberto Roversi, fra gli altri – uno fra i più grandi poeti in circolazione. Ricercatore di storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma, un passato militante e molti volumi di poesia pubblicati, tradotti anche all’estero. Carlo Bordini si dedica anche alla prosa con una narrazione originale che sgorga come un flusso di coscienza, usando una punteggiatura interiore, più che logica.
Secondo lui, la poesia è un atto di ricerca, come si evince da questa sua dichiarazione: Amo la poesia perché quando scrivo so sempre da dove parto, e non so mai dove arrivo. Arrivo sempre in territori sconosciuti, e dopo ne so più di prima. Non scrivo quello che so, ma lo so mentre lo scrivo, e per me la poesia è sempre fonte di continue rivelazioni. E’ come se durante la scrittura ci fossero in me improvvise rotture dell’inconscio. In questo senso sono abbastanza convinto che la parola venga prima del pensiero, sia un veicolo del pensiero. Non si scrive quello che si sa, ma lo si sa dopo averlo scritto. A volte scrivo delle cose che non so assolutamente cosa significhino; lo capisco dopo, o a volte, addirittura, me lo faccio spiegare da altri. Sono d’accordo, in questo senso, con quanto scrive Perniola: “Il poeta non è il miglior fabbro, ma il miglior strumento”. Io non creo, ma sono creato. Non scrivo, ma sono scritto (…)
Carlo Bordini è nato a Roma nel 1938. È poeta e narratore. Ha insegnato, come ricercatore, storia moderna presso l’università di Roma La Sapienza. Ha pubblicato vari libri di poesia. Nel 2010 l’editore Luca Sossella ha raccolto tutte le sue poesie nel volume: I costruttori di vulcani – tutte le poesie 1975-2010. Successivamente: L’idea della catastrofe, collana Isola, 2014, Assenza, Carteggi letterari, 2016. Ha pubblicato, come narratore: Manuale di autodistruzione, Fazi, 1998 – 2004; Pezzi di ricambio, Empirìa 2003; Gustavo – una malattia mentale, Avagliano, 2006. Recentemente è uscito il romanzo Memorie di un rivoluzionario timido, Luca Sossella, 2016. Ha curato, con altri, Dal fondo, la poesia dei marginali, Savelli, 1978 e Avagliano, 2007; Renault 4 – Scrittori a Roma prima della morte di Moro, Avagliano, 2007.
Presenta l’incontro Viviana Scarinci, poeta, saggista, curatrice del Fondo Librario di Poesia di Morlupo.
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