CAPRAROLA – Il teatro di Dario Fo a Caprarola? Ebbene sì, grazie alla Compagnia Teatro Popolare “Peppino Liuzzi” e a Mario Pirovano che porta il “Mistero Buffo” del grande drammaturgo e attore milanese sul palco del Festival Di Voci e Di Suoni.
Tra la commedia dell’arte e il teatro popolare, Mistero Buffo è sicuramente l’opera più famosa di Dario Fo, magistralmente interpretata da Mario Pirovano. Più che un interprete, Pirovano è l’erede designato delle giullarate di Fo, che sono state replicate più di 5.000 volte dal 1969 a oggi in tutto il mondo.
Mistero Buffo è la prova che il teatro popolare e la tradizione del teatro di strada, di origine medievale, non hanno nulla da invidiare alle rappresentazioni “colte”, spesso espressioni della cultura dominante. E’ dunque una rappresentazione che attinge ad alcuni brani dei vangeli apocrifi, passi biblici o racconti popolari sulla vita di Gesù e li racconta con una lingua nuova.
Pirovano porta “Mistero Buffo” sul palco con una professionalità intrisa di rispetto per il grande teatro di Dario Fo e Franca Rame. Con “pudore e meticolosità”, si avvicina a Mistero Buffo e lo fa suo, lo assimila e lo personalizza, lo traduce perfino in inglese portandolo con successo all’estero, al punto da sembrare l’unico a poter interpretare l’opera in piena sintonia con lo spirito giullaresco di Dario Fo.
La sua versione, fedelissima all’originale ma senza imitazione, ha la potenza della sorpresa e la forza di rapire il pubblico e portarlo sul palco, rendendolo protagonista di uno spettacolo che crea in primo luogo sintonia con la platea.
“Mistero Buffo” sarà in scena a Caprarola, presso il piazzale di Santa Teresa, SABATO 18 AGOSTO alle ore 21.30.
Costo biglietti: 10€ intero e 7€ ridotto.
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà al chiuso presso il Salone delle Ex Scuderie Farnese.
Info: 346 6165131, 329 3604044, www.compagniapeppinoliuzzi.it oppure pagina facebook.
Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Amistrada, che si occupa dei ragazzi e le ragazze di strada di Città del Guatemala.
No Comments