Sabato 23 novembre alle 17 presso la Sala del Camino di Palazzo Farnese verrà presentato il nuovo volume di Matteo Marcattili intitolato “Il processo a nostro Signore Gesù Cristo”.
L’opera è stata edita dalla casa editrice “Effigi”, che ha creduto fin da subito nel giovane autore ed ha reputato il tema degno di essere trascritto in un libro.
Matteo Marcattili, storico del Diritto Medievale e Moderno, può vantare già una numerosa bibliografia, ma quest’ultima sua creazione è una delle più importanti.
Gesù di Nazareth è il personaggio storico – perché qui si parla del Gesù storico e solo trasversalmente del Cristo inteso teologicamente – sul quale sono stati scritti più libri, molti dei quali riguardano proprio la sua passione e il suo processo.
Il giovane Matteo però ha apportato a questo tema delle aggiunte che hanno reso il testo particolare e che lo fanno annoverare degnamente nella species apologia.
In questo volume, infatti, si tende a trasmettere al lettore, sia credente sia non credente, la certezza delle notizie narrate dai Vangeli Canonici, che dall’autore vengono definiti i testi storici per eccellenza, necessari per comprendere appieno la vita delle popolazioni di Palestina nell’età del Principato e dopo la Resurrezione di Gesù.
Matteo, oltre a prendere in considerazione i riferimenti prettamente scritturistici, propone anche un’ampia carrellata di documenti ebraici e romani che tendono a confermare ciò che è riportato dagli Evangelisti, dunque che contribuiscono ad affermare quella che lo stesso Marcattili definisce “la valenza storica dei canonici”.
Particolare attenzione è riservata all’analisi della legislazione ebraica come riportata nell’Antico Testamento e come interpretata nella Torah, in special modo orale raccolta nel Talmud, nella parte precipuamente processuale del Sanhedrin.
L’autore riporta precisamente ogni singola fase del processo ebraico, che era un processo all’avanguardia, molto garantista e per certi versi a favore del presunto reo. Ebbene Marcattili mette in risalto il fatto che tutte queste “guarentigie” non sono state affatto rispettate nel processo a Gesù, che dunque era già stato “scritto” a priori dai capi dei sacerdoti e dai membri del Sinedrio: essi avevano già deciso di non rispettare nessuna regola e di condannare Gesù sic et simpliciter.
Poi si procede con il processo civile davanti a Ponzio Pilato ed infine una parte non indifferente è dedicata alla pena della crocifissione.
Al libro l’autore ha deciso di aggiungere anche un’appendice, riguardante le persecuzioni ai Cristiani all’interno dell’Impero Romano fino all’avvento dapprima di Galerio e poi di Costantino che emanò nel 313 d.C. il celebre Editto di Milano. Questo sulla scia del pensiero di Sant’Agostino del De civitate Dei, che diceva che l’uccisione di Gesù era stata la prima grande persecuzione alla cristianità, perché aveva colpito il fondatore della Chiesa.
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