Il pontificato di Paolo III innescò nelle aree d’influenza farnesiana un fiorire di ville nobiliari. I casati più importanti dell’epoca hanno legato i loro nomi ad alcuni gioielli architettonici del Rinascimento, accade così a Soriano, Bagnaia, Caprarola, Vignanello. I palazzi sono circondati da un giardino all’italiana in una unitarietà che è estetica e fisica.
Solo a Bomarzo l’eccezionalità del progetto viciniano ha determinato una distanza tra il palazzo e il suo giardino. Nei secoli tuttavia il lento digradare del borgo negli orti e degli orti nel Sacro Bosco è venuto configurandosi come una ferita. L’antica strada si è persa e, a testimonianza dell’antico asse, è rimasto solo il blocco
cinquecentesco delle antiche scuderie, smarrita è l’unitarietà del progetto e la possibilità di leggere il Bosco Sacro come luogo di una narrazione.
Con l’intento di ridare voce a queste storie e a quelle sculture, la Soc. Cooperativa S.T.A.F. in collaborazione con la Pro Loco di Viterbo, l’Ass. Avangarden e l’editore Sette Città ha promosso la giornata di studio del 23 Marzo.
Durante il convegno interverranno: il Prof. Trimarchi, La Prof.ssa Varoli Piazza, Irene Temperini e verrà presentato dall’autore Antonio Rocca il libro “Bomarzo Ermetica”.
Nel pomeriggio, dopo una breve pausa, ci sarà una passeggiata al Parco dei Mostri che sarà condotta da una guida d’eccezione, l’autore del libro “Bomarzo Ermetica” Antonio Rocca.
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