POESIA – “ViaeCrucum”, recital di Lillo di Mauro con il violino di Cristiano Firmani

TUSCANIA – Domenica 30 aprile alle ore 16.30 l’associazione culturale Magazzini della Lupa,  al Museo Archeologico Nazionale di Tuscania, organizza un incontro alla scoperta della poesia di Lillo Di Mauro.

Il giovane Cristiano Firmani con il suo violino, accompagnerà Lillo Di Mauro nel reading poetico, tratto dalla silloge inedita “La terra trema” che sarà pubblicata alla fine di settembre dalla Fondazione Internazionale Mario Luzi.L’evento ha il patrocinio del Comune di Tuscania e della Direzione Regionale Musei Lazio ed è all’interno del progetto “ViaeCrucum” mostra d’arte contemporanea a cura di Giuseppe Salerno (visitabile fino al 4 giugno), con opere di: Tonina Cecchetti, Giulia Napoleone, Tommaso Cascella, Mirna Manni, Sandro Scarmiglia, Toni Bellucci, Maria Pizzi, Lughia, Maria Grazia Tata, Eva Gerd, Petra de Goede, Luigi Riccioni, Massimo De Angelis, Ambra Loreti, Lidia Bachis, Marco Paolini, Mario Becciu.  Opere che sono visioni del mondo in cui viviamo, tracce di cammini diversi e consapevolezze maturate poste in scena da artisti che vivono la necessità di rendere manifesto un sentire di fronte al quale a nessuno di noi è dato restare indifferenti…Il poeta Lillo Di Mauro con i suoi versi, ben si pone all’interno di “ViaeCrucum”, (ossia le vie delle croci, delle sofferenze),  perché il suo è un canto dell’anima che dà voce al dolore e alla disperazione!Lillo Di Mauro scrive: ”La poesia per me è la parola che genera, l’urlo che arriva al cielo, il sogno. In ogni cosa trovo poesia, essa s’irradia da tutte le cose. Da sempre la poesia risponde alle mie domande, mi aiuta a penetrare gli aspetti più remoti della mia esistenza. La coltivo come un fiore in questo mondo dai caratteri edonistici, la celebro come un rito, dalla poesia mi sento nobilitato. Nella poesia anche il silenzio sa prendere forma, grazie ad essa riesco a rappresentare i travagli della mia anima superando la dimensione ordinaria del quotidiano. Grazie allo strumento poetico capace di toccare corde sensibili, posso oltrepassare il linguaggio convenzionale ed entrare in un modo parallelo di comunicare, cogliere nella parola i segni e i tratti dell’amore, dei desideri del corpo dove anche gli odori e gli umori acquistano una dimensione tattile. Quando mi esprimo in versi recito preghiere comunicando con un altrove sconosciuto, immaginario.”


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Data
30/04/2023
16:30 - 18:15

Organizzatore

Location
Museo archeologico nazionale

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