“Un witz ci salverà”, ultimo podcast del Teatro Null parla della storia dell’antisemitismo e di un popolo capace di una feroce autoironia anche nei momenti più bui, perfino durante il nazismo.
E’ un’immersione nella lingua e nella cultura Yiddish, per raccontare la condizione universale dell`Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque.
La leggerezza delle battute più sottili in contrasto con i racconti dei lager e dei soprusi.
Un puzzle Yiddish coinvolgente, colorato, al quale partecipano tutti i personaggi-tipo: ebrei polacchi, americani, russi e tedeschi, commercianti, sarti e rabbini, tornando così sui passi di «quel popolo eletto» cacciato e sparso per il globo, eppure unito dalla propria mastodontica cultura.
La performance ci avverte anche che la lotta contro il fascismo, il razzismo e le ideologie, che sono state alla base delle deportazioni e dell’olocausto, purtroppo non sono state ancora sradicate del tutto in Italia e nel mondo, ed è come se ci dicesse: fate attenzione, non abbassate la guardia.
Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso, violenza e arbitrio, guerra, fame, sottosviluppo, sfruttamenti e malattie, mietono ancora vittime in tutto il mondo.Ricordare, dunque, per capire i pericoli e riconoscere le ingiustizie, per combatterle insieme, in un grande movimento che unisca tutti gli uomini in un vincolo di solidarietà verso mete di pace, di uguaglianza, di libertà e di giustizia.
Prendono parte alla performance: Gianni Abbate, Ennio Cuccuini e Alessandra Cappuccini, musiche e canto Stefano Belardi, l’ideazione è di Gianni Abbate.
Il podcast si potrà ascoltareo scaricare dal 26 gennaio dalle ore 19,00 a questo link https://www.spreaker.com/show/teatroinradio. Info: 3471103270.
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