Sabato 23 novembre alle 21 sul palcoscenico del teatro Lea Padovani Tosca omaggia Roberto Murolo con la canzone napoletana d’autore.
Allo spettacolo non mancheranno momenti di virtuosismo e di gioco musicale con alcune macchiette ma anche chicche di grandi canzoni partenopee, tradotte in altre lingue: da “Il canto delle lavandaie del Vomero” a “Te voglio bene assaje” da “E allora?” a “Serenata Napolitana” fino ad arrivare a “Cantava” un inedito, a lui dedicato, scritto poco prima della sua morte da Enzo Gragnaniello.
“Un uomo schivo, solitario, defilato, delicato, colto, riservato – scrive Tosca sulla sua pagina web – e mi colpì il suo interpretare la musica napoletana in maniera raffinata ed elegante, ben lontana da ogni oleografia neomelodica, rendendola semplice ed immediata.
Oserei dire nuda, limpida, capace di arrivare all’essenza del segreto che essa racchiude. Ed è proprio grazie al suo insegnamento, la sua raffinata discrezione, che ho inteso costruire questo viaggio musicale.
Un progetto dedicato a Napoli rendendo un omaggio ad un grande della musica partenopea, Roberto Murolo”.
Grandi canzoni e scherzi musicali, madrigali e villanelle fra cui “‘Sto core mio” canto del ’500 dal quale Tosca ha preso in prestito il titolo di questo spettacolo.
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