VITERBO – Sabato 2 Maggio 2015, ore 21,30, nello spazio Arci Il Cosmonauta,
a chiusura della XI ed. di Resist, coordinata dal Cp Arci
Il comitato provinciale Anpi presenta Pino Masi, la voce dei brani più militanti nel repertorio folk italiano in concerto
Il cantante sarà presente dal tardo pomeriggio e porterà con sé opuscoli, con i suoi testi, e cd, con i suoi brani.
Cena sociale a partire dalle ore 20,00. Prenotazioni: 339.1347023
Pino Masi, di origini siciliane, si trasferisce a Pisa a metà anni Cinquanta, ove aderisce alle tesi sul Potere operaio e figura tra i fondatori del Canzoniere pisano, una di quelle realtà musicali che faranno da colonna sonora alla Contestazione e alla nascente Nuova sinistra. Prosegue la sua ricerca nel Nuovo canzoniere italiano. Con la formazione di Lotta continua, prende parte ai circoli culturali Ottobre a questa legati. Qui scrive, compone o interpreta i brani più celebri e significativi: quelli manifesto, come Lotta continua e Prendiamoci la città, quelli più barricadieri, come L’Ora del fucile e La Violenza, e quelli in onore dei compagni detenuti. feriti o caduti, come La Bussola, La ballata del Pinelli, Liberare tutti, Quello che mai potranno fermare e Per Claudio Varalli. Numerose sono le partecipazioni con gli altri artisti di lotta, come Ivan Della Mea e Giovanna Marini. Con il collettivo teatrale La Comune, guidato da Dario Fo e Franca Rame, ha partecipato allo spettacolo Ci ragiono e canto e ad altri, come Guerra di popolo in Cile, che si chiudeva con la tragicomica beffa del colpo di stato in Italia, testimoniata nel documentario Aria di golpe.
Nell’ultimo Festival del proletariato giovanile al parco Lambro, Milano 1976, per molti il segnale inequivocabile dell’imminente riflusso dei movimenti, Masi canta Compagno sembra ieri. Ecco, quindi, gli anni Ottanta, quando gli artisti che non si adeguano si ritirano in privato, espatriano o vengono dimenticati. Masi torna in Sicilia, si dedica alla pittura, senza abbandonare la passione per il folklore, su cui tiene una trasmissione per una tv locale, e compone nuovi brani. Pratica il Tribal karma. Dal 1990 al 1992, collabora con l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, dedicandosi alla difesa dei bambini durante la Guerra del Golfo. Si prodiga, infine, anche nella scrittura, con delle composizioni in vernacolo pisano.
Il film I Primi della lista di Roan Johnson (2011), si basa su un fatto curioso che vide il cantante protagonista nel 1970.
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