La musica popolare degli Organicanto al JazzUp festival.
Viterbo suona a ritmo di jazz. Torna l’ottava edizione del festival viterbese che, quest’anno, propone grandi novità: quasi trenta appuntamenti in cartellone, a conferma dello stile che ha contraddistinto le numerose passate edizioni.
Musica protagonista, ma anche danza, cinema, fotografia e approfondimenti sulle diverse discipline artistiche.
Aprono il cartellone, sabato 29 giugno, gli Organicanto, gruppo di musica popolare nato in un territorio compreso tra Umbria, Lazio e Toscana. Una band attraversata da influssi e storie di ogni tipo e di ogni provenienza. Organicanto è riscoperta di una tradizione perduta nei tempi e lentamente rispolverata, per ribadire che il nostro futuro dipende fondamentalmente da quanto siamo in grado di apprezzare e raccogliere dal nostro passato.
L’appuntamento con la compagine composta da Maurizio Luciani – organetto, clarino e voce, Massimo Luciani (voce), Riccardo Ragazzini (organetto), Nicola Cardinali (chitarra), Massimo Pasquini (basso), Francesco D’Urbano (cornamusa) e Giuseppe Focarelli (chitarra) è per le 21,30 a piazza del Gesù. Ad arricchire il concerto interverrà uno special guest d’eccezione: Antonio Goduto, esperto conoscitore della tradizione salentina e maestro del tamburello del salento e delle percussioni della tradizione italiana e persiana.
Ma non ci sarà solo la musica. Il concerto si svolgerà sullo sfondo delle danze popolari con le danzatrici della scuola progetto danza Dna e le coreografie Elisa Anzellotti, che uniranno nel coinvolgimento alla Pizzica e alla Taranta quest’incontro con il pubblico viterbese. Organicanto ha autoprodotto fin qui due demo promozionali, “Fuori dal tempo” (2006) e “Radike” (2011), nei quali riassume il proprio repertorio che contiene oltre alle proprie musiche originali alcune rivisitazioni di tarantelle, pizziche meridionali, ballate e canti del centro Italia.
Dal 27 giugno al 7 luglio, quindi, a Piazza del Gesù insieme a Caffeina arriva il nuovo JazzUp Festival, in una nuova dimensione. Un appuntamento che potrà essere occasione di visibilità per i musicisti e per i tanti artisti coinvolti, ma al tempo stesso sostegno al territorio, e a quei soggetti che, con le loro attività legate all’arte alla musica ed al gusto, operano costantemente nella Tuscia.
Nel caso degli Organicanto, una scelta felice, frutto di una ricerca accompagnata dal piacere e dalla passione per la cultura popolare, la memoria, il sapere, le radici che affondano nelle nostre antiche terre, in un sentire comune, aperto, dal basso, nello spirito di solidarietà, uguaglianza e libertà che da sempre accomuna la gente della Tuscia.
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