Stop Frame, dal 22 al 26 marzo, nella Galleria Chigi a Viterbo, la mostra collettiva fotografica di Gianni Tassi, Walter Selva, Andrea Di Giampasquale e Danilo Assanti. Quattro autori con stili molto diversi tra loro, frutto di storia personale, formazione ed età anagrafica. Gianni Tassi, 63 anni, civitavecchiese trapiantato per lavoro a Viterbo, giornalista professionista del Messaggero, ha viaggiato come fotoreporter in zone di guerra come Bosnia, Iraq, Palestina e in varie località dell’Africa (Tunisia, Tanzania, Madagascar ed Etiopia). Walter Selva, nato a Blera nel 1951, diventa fotografo professionista del Corriere di Viterbo alla fine degli anni ’90 e svolge corsi di fotografia presso l’Università Popolare della Terza età. Trova la massima espressione artistica nella fotografia di studio e nella ricerca sul nudo. Andrea Di Giampasquale, nato a Ronciglione, è il più giovane del gruppo con i suoi 27 anni ed è specializzato in servizi documentaristici di matrimonio e in fotografia paesaggistica. Di recente un suo progetto concluso è stato pubblicato sulla rivista d’importanza internazionale Landascape photography magazine. Danilo Assanti, civitavecchiese, 63 anni, ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia fin da giovane. Predilige l’impatto fotografico tradizionale a quello moderno e i fotoreportage intesi come racconti del reale e delle emozioni piuttosto che l’immagine cosiddetta creativa o artistica.
L’associazione culturale no profit BackupCult vuole essere un Melting Pot trasversale per consenso per critica e pone l’accento su questo scenario multiforme di informazione dedicata a tutti gli artisti emergenti, e per chi ama l’arte, la cultura e il suo variegato mondo con le affinità elettive che le appartengono.
La mostra, a ingresso gratuito, è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, escluso il lunedì. Info: BackupCult, Galleria Chigi, via Chigi 11, Viterbo.
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