Sabato 22 marzo, all’ICult, presentazione del romanzo “PROFONDO JONIO” di Valerio De Nardo.
Valerio De Nardo, autore dell’opera, vive a Viterbo per scelta; è nato a Catanzaro, cui è sempre legatissimo; si è laureato in giurisprudenza e lavora a Roma come dirigente di una pubblica amministrazione.
Da sempre la sua passione è la scrittura, nel 2012 ha pubblicato con il collettivo Lou Palanca il libro “Blocco 52-Una storia scomparsa, una città perduta” per Rubbettino Editore.
All’inizio del 2014 è uscito il suo primo romanzo: Profondo Jonio – Leonida Edizioni. Un esordio niente male! Infatti si classifica primo – per la sezione Narrativa inedita – alla VIII Edizione del Premio Letterario Internazionale «Gaetano Cingari».
Come dice nella sua prefazione Nicola Fiorita, è un romanzo che si svolge su più livelli, assemblando materiali e linguaggi diversificati, tessendo un filo tra storie apparentemente tra loro disconnesse e invece legate in un intrico in cui l’una aiuta a spiegare l’altra… In ‘Profondo Jonio’ la collocazione dei personaggi nei contesti storici e fisici è molto caratterizzata, eppure racconta disincanti, solitudini e paure che non hanno tempo.
La storia, o forse sarebbe meglio dire le storie, è ambientata tra gli ultimi anni ’80 e i primi anni ’90. Periodo di grandi cambiamenti storici e politici, internazionali (caduta del muro di Berlino) e nazionali (tangentopoli e stragi mafiose) che vede tutta la società italiana vivere una profonda trasformazione. Così come tutto il resto, anche la ’ndrangheta calabrese rapidamente si riorganizza investendo i proventi dei sequestri di persona e diventando un’organizzazione criminale internazionale.
Il romanzo “prende” fin dall’inizio il lettore e mantiene il suo ritmo veloce fino alla fine. Risulta di facile lettura, nonostante l’intreccio delle storie, ed ha un finale decisamente all’altezza delle aspettative.
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