VITERBO – Venerdì 20 gennaio, al Cedido, Archeotuscia presenta il libro di Vincenzo Allegrezza “Olio e Produzione olearia in Roma antica. Il regime giuridico ed economico della villa e della fattoria”.
“L’autore ci racconta in quale modo Etruschi e Romani gestivano la produzione dell’olio d’oliva (sia dal punto di vista dei dati archeologici che attraverso le fonti di carattere giuridico), ma l’autore dà anche voce alla disperazione, che noi dalle fonti antiche percepiamo, dei piccoli imprenditori.
Sì perché ad un certo punto assistiamo al passaggio da un tipo di produzione “familiare” fatta di appezzamenti “piccoli”, ad un tipo di produzione basata sulle grandi aziende (villae) schiavistiche romane che portano, quindi, a schiacciare, e a isolare, dal mercato le piccole produzioni.
Questi piccoli imprenditori diventano così gruppi di persone che si trovano costretti ad abbandonare i propri terreni per cercare (ormai senza la propria terra) aziende agricole più grandi per iniziare a lavorare al soldo del ricco proprietario.
Sono le voci di questi ex piccoli imprenditori che Tiberio Gracco ascolterà.
Fu infatti mentre attraversava l’Etruria, sulla strada per imbarcarsi da Porto Ercole per la volta dell’Iberica Numanzia, che Tiberio Gracco notò che c’erano pochi abitanti liberi cittadini romani, e che coloro che coltivavano la terra o si occupavano delle greggi o erano schiavi stranieri”.
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