VITERBO – Nell’ambito del progetto Tuscia in rete, strategia di marketing territoriale per la valorizzazione e la fruizione della Tuscia, venerdì 24 ottobre ore 16,00 presso la sede dell’Icult , ecco il romanzo “ La farfalla asimmetrica”.
L’autore è Paolo Codazzi, fondatore e presidente del “Premio Letterario Chianti” manifestazione inserita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tra quelle di rilievo nazionale in ambito al progetto “Italia pianeta libri”.
Il romanzo è una sfida con il lettore, il simbolo di una scrittura o meglio letteratura possibile, ma assai rara ,nel panorama narrativo contemporaneo.
Nell’esergo che introduce all’ultimo capitolo si legge: “Dal cielo sono cadute tre mele: la prima è per chi ha raccontato, la seconda per chi è stato ad ascoltare, la terza per chi ha capito. Così si conclude la maggioranza delle favole armene”.
Non si tratta, quindi, di un romanzo fine a se stesso ma piuttosto di un “inizio di collaborazione, di scambio di idee tra scrittore e lettore.” La lettura è un pretesto, un invito, una provocazione per discutere di temi che vanno oltre la semplice narrazione.
La scrittura di questo romanzo riflette l’ambizione dell’autore. E’ costituito da un repertorio lessicale molto ampio e variegato, fa un uso abbondante di documenti, mescola il reale all’immaginario, la ricostruzione storica con le analisi psicologiche, restituisce le memorie di epoche lontane ripercorse seguendo il tema della stregoneria.
Intreccia elementi storici con pura fantasia rappresentata dal risveglio dopo secoli di una donna “imprigionata” in un quadro. E’ un continuo alternarsi di passato e presente, l’impegno nel rendere vivo nell’attualità il primo e di dare spessore storico al secondo contribuiscono a tenere alta l’attenzione del lettore.
Si tratta di un romanzo molto articolato, sia dal punto di vista dell’intreccio, sia dal punto di vista della varietà e della profondità dei contenuti che vengono chiamati in causa per accompagnare gli snodi del racconto.
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