VITERBO – Giovedì, 26 novembre 2015 ore 16, presso la sede della Fondazione Carivit Viterbo (Palazzo Brugiotti), sarà presentato il libro Gioco e Giocattolo, contenente gli atti del XIII incontro di TRA ARNO E TEVERE. Incontri che avvengono annualmente in autunno, con temi sempre diversi, e che si svolgono nel Museo Delle Tradizioni Popolari di Canepina.
Nella sua opera Homo ludens (1938), il saggista olandese Johan Huizinga sostiene che quattro sono le caratteristiche più importanti del gioco.
1) La libertà del soggetto: il gioco è un atto libero, che si compie solo perché procura gioia.
2) Il gioco non rappresenta la vita vera. Il bambino sa che quando gioca fa per scherzo, è una finta, ma lo compie ugualmente con grande serietà.
3) Il gioco è limitato nel tempo e nello spazio.
4) Il gioco porta in unaltra dimensione, che è nella parte più intima delluomo.
Il gioco non rappresenta unattività puramente infantile, bensì una necessità insita nelladulto di
ogni età, che sente il bisogno di impegnarsi in particolari esercizi congeniali alla propria personalità
e che gli permettono di soddisfare pure certe esigenze di competitività e di evasione necessarie al
proprio equilibrio psichico e fisico. E comunque il bambino a dedicare la maggior parte del tempo
e delle energie ad attività ludiche; nel gioco il bambino scarica lenergia repressa nelle ore
scolastiche, allaccia amicizie, esprime liberamente la sua creatività e si diverte a calarsi nel mondo
dei grandi.
Fin dall antichità i bambini avevano a disposizione numerose opportunità di gioco legate alla vita
allaperto e allutilizzo di materiali facilmente reperibili nellambiente(sassi, pezzi di legno, avanzi
di stoffa..): è interessante notare come in tutto il mondo i giochi più elementari siano molto simili
tra loro e accomunino bambini di etnie e lingue diverse.
Ne parleranno: Elvira Federici, Massimo Fornicoli, Aurelio Rizzacasa.
Per informazioni
Prof. Quirino Galli, tel. 339 8450118
e/o Alberto Scala, membro del gruppo operativo, tel. 340 5263980
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