VITERBO – Verrà presentato il 15 settembre alle 17, nella sala regia del palazzo comunale di Viterbo il libro “Evviva santa Rosa” di Antonio Riccio, pubblicato dalla Casa Editrice Davide Ghaleb.
Il volume interpreta l’attesa ricorrenza del trasporto della macchina dal punto di vista antropologico. Antonio Riccio, antropologo e viterbese di adozione, vuole fornire i mezzi al lettore per cogliere aspetti anche non evidenti del trasporto della macchina di santa Rosa e di ciò che rappresenta per la collettività assistere allo spettacolo di questa enorme mole luminosa che percorre le strade buie e strette di Viterbo in un laborioso percorso rituale fino al sagrato della basilica della santa.
Non a caso questo trasporto, assieme a quello delle altre grandi macchine italiane, è diventato patrimonio immateriale dell’umanità.
Il libro propone storie e descrizioni raccolte “sul campo” nel settembre 2010. È quindi un’etnografia, una “storia di storie, una visione di visioni”, come Clifford Geertz appunto definisce il lavoro etnografico, una particolare forma di “fatica intellettuale” che prova a raccontare dall’interno cosa vivono, provano, sentono, vedono e fanno i viterbesi durante la sera del 3 settembre, data rituale della festa civica per eccellenza.
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