VITERBO – Bettino Craxi, uno sguardo sul mondo. Appunti e scritti di politica estera. Venerdì 16 novembre alle ore 18, presso la sala Regia di Palazzo dei Priori, verrà presentato il libro a cura della Fondazione Craxi, edito da Mondadori.
Al tavolo dei relatori, il sindaco Giovanni Maria Arena, Stefania Craxi e il senatore della Repubblica Francesco Battistoni. A coordinare i lavori sarà il sociologo Francesco Mattioli. Durante l’evento, è prevista la proiezione del cortometraggio “Europa, Europa”.
Dopo Io parlo e continuerò a parlare e La notte di Sigonella – si legge sulla copertina – questo nuovo libro racconta la visione sull’Italia e sul mondo di Bettino Craxi attraverso i suoi scritti, appunti e documenti, in parte inediti, sui principali temi di politica estera e sulle dinamiche e i mutamenti globali che hanno segnato la fine dello scorso secolo. Lo sguardo di Craxi, ancora oggi di sconcertante attualità, affronta e analizza profeticamente tematiche che spaziano dall’Italia e l’Europa al Medio Oriente, dall’America all’Urss e alla Cina. Attraverso il suo personalissimo stile, franco e tagliente, il leader socialista ci consegna delle analisi puntuali, non risparmiando aneddoti e retroscena su eventi e personaggi. Non mancano l’attenzione ai grandi uomini della storia e carteggi privati con personalità del calibro di Arafat, Reagan, Mubarak, per citarne solo alcuni. L’opera inoltre è arricchita da una sezione che getta uno “sguardo su” Craxi dall’esterno, offrendoci un quadro chiaro della visione di un leader globale che guardava all’Italia con gli occhi del mondo e immaginava per essa un ruolo da protagonista nello scenario internazionale.
“Tengo particolarmente a questo evento promosso dalla Fondazione Bettino Craxi – ha sottolineato il sindaco Giovanni Maria Arena -. Ringrazio Stefania Craxi per aver scelto e deciso di presentare questo libro a Palazzo dei Priori. Leggendo alcune pagine sono rimasto particolarmente colpito dalla spiccata lungimiranza di Bettino Craxi su tematiche di stretta attualità. Tematiche e situazioni divenute emergenze che richiedono soluzioni urgenti. Se in passato fossero stati compiuti altri passi, ascoltando il pensiero di personaggi politici come lo stesso Craxi, forse oggi la situazione geopolitica sarebbe diversa. E molte criticità di allora oggi non sarebbero divenute emergenze sociali”.
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