AgriCulture Festival, articolato in sette serate da lunedì 26 agosto a domenica 1 settembre, presso il Podere Porcino Case Nuove, sede in campagna del Teatro Null, si propone di unire la cultura con la natura, di sostituire la velocità con la lentezza, l’ordinario con il rituale e la magia.
Sette giorni intensi, quindi, vissuti immersi nel verde, fra tradizione e innovazione, spaziando dalla poesia al teatro, passando per letture e musica, per ritrovarci e ritrovare armonia con gli altri, in un rapporto vivo, attivo, partecipativo e non passivo. In più AgriCulture Festival intende riconnettersi alle proprie radici, perché quello che noi siamo oggi è frutto di chi ci ha preceduto, spiega Abbate. concepito come un laboratorio in movimento delle arti e del pensiero, della ricerca e del confronto con le radici, è una proposta per gettare un ponte tra la memoria del passato e delle tradizioni, una memoria che ridiventi viva e non museale, e la nostra costante proiezione verso il futuro. AgriCulture Festival è anche un progetto di resistenza artistica, sottolinea il suo direttore artistico, perché è un progetto indipendente, senza contributi di Enti Pubblici, artisti e pubblico insieme per affrontare e superare questo momento di crisi generale, di confusione e di tagli alla cultura che stanno affamando anche l’anima.
A ogni evento artistico sarà abbinato la degustazione di prodotti tipici locali e un AgriBuffet, così i sapori andranno a braccetto con l’arte e la cultura. Ultima annotazione: ogni serata si concluderà con tre tweet dettati dal pubblico che andranno poi in rete. All’interno del Festival ci sarà anche una mostra fotografica di Manuela Cannone e vede la partecipazione, oltre a Gianni Abbate con il suo “AncoraPalco” e per i 700 anni dalla nascita, una giornata interamente dedicata a Giovanni Boccaccio, il teatro dei burattini di Capitan Pogwash, un giovane gruppo orvietano composto dai fratelli Saccà e Antonio Tammaro, con “Generazione G” omaggio a Gaber, il M° Fabio Barili che presenta il suo “Musiche dal mondo”, “Il mestiere del contadino” e “La notte dei poeti” e un grande Vanni de Lucia, da poco visto nel film “Mi rifaccio vivo” di Rubini nella parte di Marx, con “Passione” su I. Nievo.
Info e prenotazioni: 3471103270 – 0761948963
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