VITERBO – Il contenitore si chiama Ammappalitalia. Senza spazio alcuno tra le parole. Il che sta per ammappa l’Italia. Ma si può leggere anche come un’esclamazione di stupore. La cosa non cambia comunque. L’importante, anzi, è il fine ultimo. Quello di poter mappare (appunto) il bello Stivale. In modo tale da renderlo percorribile per la sua totalità a piedi. Senza auto. Senza bus. Senza nient’altro che non sia un paio di scarpe comode.
Il progetto è collettivo. Riguarda tutti. Ognuno può inserire sul portale internet il proprio fazzoletto di terra. Quello che conosce meglio. Sposando l’idea di Wikipedia (l’enciclopedia gratuita) si tenta così di arrivare ad una piantina globale delle strade bianche. Delle mulattiere. Dei sentieri. E via dicendo.
E il viterbese non poteva certo mancare. Grazie all’idea di Marco Saverio Loperfido. Uno pratico e probabilmente allenato. Che tra marzo e aprile toccherà ben sessanta comuni della nostra provincia. In quello che lui stesso chiama “Il giro della Tuscia in ottanta giorni”. Documentato quotidianamente in rete con foto, recensioni, consigli e tutto quello che un camminante dovrebbe (e potrà) sapere. Una vetrina promozionale da non poco. Un itinerario turistico low cost e eco-sostenibile. Un’occasione buona per esportare queste lande desolate.
Sabato 26 aprile toccherà proprio alla città dei Papi. Con partenza prevista da piazza del Comune alle nove di mattina. E poi, una discreta scarpinata, fin su ai Monti Cimini. Laddove è assicurata la prima sosta, atta al rifocillarsi collettivo. La faccenda infatti non riguarda solo Loperfido, ma chiunque si voglia aggiungere. Poiché lungo il tragitto saranno vari i momenti di aggregazione. Il primo all’agriturismo I giardini di Ararat (subito dopo Bagnaia, salendo verso Roma). Che ben si sposano nel contesto slow del pacchetto. E che per sicurezza han deciso di offrire agli avventori la musica delle Tuttattaccate (altro prodotto doc locale). Si mangia, si suona, si balla e post digestione si riparte. Direzione Roccaltia.
Questo è il viaggio di Ammappalitalia. E per quanti pigri fossero interessati basta aggiungervi un “.it” sul pc per scoprire meglio come si evolvono le cose. Altrimenti, se si un goccino più intrepidi, ci si può recare sabato mattina dinnanzi a Palazzo dei Priori.
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