Anche il Teatro Null, Officina culturale I porti della Teverina, come tutte le compagnie teatrali, ha dovuto congelare le sue attività, ma non si è fermato veramente del tutto.
“Non potendo fare spettacolo dal vivo, perché la prerogativa del teatro è quella di interagire fisicamente con il pubblico, tra l’altro non si quando questo potrà accadere” – dice il suo direttore artistico Gianni Abbate – “Ho pensato a quanti radiodrammi in passato abbia fatto a Radio Rai, quando ancora erano in voga, insieme agli sceneggiati televisivi che erano praticamente il teatro fatto per la televisione, cioè usando quel mezzo, con grandi registi e uno per tutti Ugo Gregoretti con il quale ho avuto il piacere di lavorare. Ma stiamo parlando di quarant’anni fa e chissà che non ci si ritorni, perché, parliamoci chiaro, portare il teatro in televisione o in streaming è un’assurdità, può andar bene come documento da archivio, ma non sostituisce lo spettacolo dal vivo.
Ecco, da qui mi è venuta l’idea di creare un Podcast del Teatro Null per metterci contenuti da far fruire al nostro pubblico, ovvero radiodrammi, una sezione dedicata alle fiabe, una alla poesia e in seguito ci sarà anche la musica.
Ho pensato subito che una riduzione de “I Promessi sposi”, in questo momento, sarebbe stata interessante ed efficace.I promessi sposi sono il romanzo più famoso al mondo, visto con sospetto e ansia dai ragazzi che a scuola lo devono studiare, ma è anche il romanzo che oltre a rappresentare l’Italia con le sue virtù, i vizi e le contraddizioni, è capace, pur sempre, di emozionare.
Altro elemento importante e di attualità, è la terribile epidemia di peste del 1630. Manzoni condannerà l’idiozia delle autorità e l’irrazionalità delle folle che sentono il bisogno di trovare un capro espiatorio nella figura immaginaria degli “untori”. Naturalmente si tratta di una riduzione e quindi ho scelto i passaggi più salienti e significativi dell’opera. In scena, si fa per dire, abbiamo una duplice sfida: anzitutto quella di far “sfilare” personaggi come Don Abbondio, i bravi, Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Lucia, Renzo, l’Innominato e il popolo come figure shakespeariane, quasi ognuna dovesse duellare prima di tutto con sé stessa. Così sono passato subito alla sua stesura per il mezzo radiofonico e poi, non potendo vedermi dal vivo con i miei collaboratori, abbiamo usato Skype sia per provare che perregistrare le varie puntate. Il montaggio, con inserimento di effetti e musiche, l’ho fatto io sempreda casa.
Collaborano a questa avventura due attori che mi seguono da tempo, Ennio Cuccuini e Lorenza Colombi. Siamo arrivati alla quarta puntata, in tutto saranno dieci e se si va sul Podcast del Teatro Null su Spreaker, le si trova insieme a una mia fiaba “Il virus egocentricus schizoide”.
O se si preferisce si può andare anche su Spotify cercando sempre Podcast Teatro Null. Vi auguriamo un buon ascolto, seguiteci, seguiteci e lasciate commenti e suggerimenti.”Potete contattare il Teatro Null anche al 3477103270 – iportidellateverina.it.
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