FESTIVAL – Risate a Ferento con la comicità di Teresa Mannino

VITERBO – A Ferento irrompe la comicità di Teresa Mannino.

Giovedì 30 luglio alle 21,15, per la cinquantesima stagione estiva organizzata dal consorzio teatro Tuscia con il patrocinio della regione Lazio, il supporto del comune di Viterbo, di quattro sponsor privati (Banca di Viterbo, Unindustria, Conad ipermercato e AntennAdsl) e con la direzione artistica di Patrizia Natale, l’attrice sarà in scena con “Sono nata il 23″.

“Ho voglia di raccontarmi – dice Teresa Mannino – e voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me”.

Un viaggio nella sua infanzia, tra i piccoli e grandi traumi di allora che magari poi si sono rivelati formativi.

“Sono diventata quella che sono – continua la comica – passando attraverso momenti difficili che mi hanno fatto crescere. Ecco, voglio raccontarvi i miei traumi. Ad esempio? Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli“.

Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Teresa Mannino racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni.

“La mia forza e determinazione – afferma Teresa Mannino – derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi universitari“.

Oggi che da figlia è diventata madre, che individua nel rapporto genitori figli un cambiamento critico per cui siamo diventati iperprotettivi a scapito di bambini che crescono impacciati e insicuri.

“Siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani – confessa la comica – che non curiamo la società nella quale dovranno crescere”.

Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a fare una brutta fine.

Così Teresa Mannino prenderà in prestito la figura dell’eroe classico alla luce dei tormenti di Penelope, e rivelerà il suo potenziale di antieroe di tutti i tempi.

“Sono nata il 23” è lo specchio dei suoi pensieri, e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, sarà un’esperienza divertente seguire il suo filo logico.

“Sono una persona diretta – conclude Teresa Mannino – nel bene e nel male. Questo è il mio pregio e il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco”.


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Data
30/07/2015
21:15 - 22:30

Organizzatore

Location
Teatro romano di Ferento

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