VITERBO – Dopo Quando il sale non era l’unico fiore, Hybrid Plays prosegue con il Tempolibero tour. L’ibrido tra una conferenza-spettacolo e una mostra sulla serie teatrale di Gian Maria Cervo sulla quale sta lavorando la giovane drammaturga montenegrina Jovana Bojovic, in programma per Quartieri dell’Arte il 2 ottobre alle 21 presso lo Studio Ascenzi in piazza del Gesù.
Tempolibero tour documenta le fasi creative del Il Tempo Libero, l’opera teatrale in serie scritta da Gian Maria Cervo, mettendo anche in mostra le immagini dalle prime messe in scena alle ultime. Da quella dello Schauspiel Essen in Germania nel 2008, fino a quelle più recenti Gibellina per le Orestiadi fino a Spoleto per il Festival dei due mondi.
Oltre alla mostra la conferenza spettacolo sulle operazioni di riscrittura del testo da parte di Jovana Bojovic.Una riscrittura che rientra nell’ambito del progetto Hybrid Plays- a cultural translation project, nato in collaborazione con Allianz Kulturstiftung e che rappresenta una sperimentazione laterale rispetto a quella che si farà, sempre sullo stesso testo, con Eu Collective Plays!, il progetto co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea. Gian Maria Cervo e i fratelli Presnyakov trasformeranno la serie teatrale in un full length play, in un esperimento di scrittura collettiva e polivocale.Ulteriori fasi del processo di lavoro sulla versione di Jovana Bojovic invece saranno visibili a novembre, fuori dal programma di Quartieri dell’Arte, con il regista spagnolo Carles Fernandes Giua.
Hybrid Plays- a cultural translation projectsi pone l’obiettivo di favorire la “traduzione culturale” in Europa: all’interno di una serie di workshop sono sviluppate nuove tecniche teatrali ibride, con l’obiettivo di creare forme teatrali che attraverso il loro punto di vista interculturale rispecchino con più intensità l’identità europea dei cittadini. Cosa succede quando a un drammaturgo italiano viene chiesto di tradurre in termini culturali il lavoro di un drammaturgo norvegese cambiando l’ambientazione e i personaggi norvegesi e trasferirli in un contesto italiano?
I partner coinvolti si proveranno con questo interrogativo nella creazione di testi ibridi che fondono varie prospettive nazionali e personali. A tre giovani autori il compito riscrivere il lavoro di tre noti drammaturghi internazionali: Joele Anastasi (Italia) riscrive Jon Jesper Halle (Norvegia), Jovana Bojovic (Montenegro) riscrive Gian Maria Cervo (Italia) e Agata Øksendal Kaupang (Norvegia) riscrive Dejan Dukovski (Macedonia).
Si raccomanda la prenotazione a ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com, posti limitati. L’ingresso è offerto dalla direzione artistica del Festival.
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