Dopo il successo di partecipazione di domenica scorsa per la tappa Viterto-Soriano, oltre duecento i partecipanti, il cammino sulle vie dell’esilio di Santa Rosa, continua domenica 15 settembre con appuntamento alle 8 in piazza Vittorio Emanuele a Soriano nel Cimino per arrivare a piedi fino a Vitorchiano.
Un itinerario naturalistico religioso di rara bellezza che, tra le altre cose, ci da l’opportunità di conoscere la fatica del viaggio che fece Rosa, debole e malaticcia, nel mese di dicembre 1250 per volontà del podestà della città di Viterbo. Fu, infatti, esiliata e dovette recarsi prima a Soriano dove, secondo le fonti storiche, si fermò per alcuni giorni prima di recarsi a Vitorchiano.
Durante il viaggio verso il castello di Soriano, lungo il tragitto (era la vigilia di San Nicola), attraverso i boschi dei Monti Cimini, Rosa ebbe una visione divina che le predisse la fine della persecuzione della Chiesa e la morte dell’imperatore Federico II di Svevia.
A Soriano nel Cimino trovò riparo presso la cosiddetta “Cuna”, una specie di grotta situata all’interno del centro storico, nelle immediate vicinanze del castello. La sua permanenza in questo paese durò pochissimi giorni.
Il suo viaggio da esiliata, compiuto insieme ai suoi genitori Giovanni e Caterina, continuò in direzione di Vitorchiano. Qui convertì un’eretica con la prova del fuoco, guarì vari infermi e risanò una bambina di nome Delicata che era cieca dalla nascita.
La passeggiata di domenica prossima, organizzata dall’associazione culturale Take Off, è un’occasione ghiotta anche per visitare i resti dell’antichisssima città etrusco-romana di Corviano. Questo sito archeologico si trova in prossimità del Fosso Martelluzzo, ed è quasi del tutto nascosto da una boscaglia fitta ed intricata, dalla quale emergono le possenti mura del castello medioevale.
Numerose e sparse ovunque si trovano le “pestarole”, tipiche incavature nei massi di peperino ad una o due vasche comunicanti dove veniva pigiata anche l’uva. Il rudere del castello mostra, nella parte ovest, resti di mura etrusche in opera quadrata incorporate nella cinta difensiva.
Poco più avanti, lungo il crinale che si volge al torrente, si affacciano i vani di numerose case ipogee scavate nel peperino. Si compongono di due o tre ambienti e ricevono aria da grandi finestroni ricavati all’esterno della parete rocciosa.
Sparse per il pianoro, vicino ai resti di una chiesa alto-medioevale, ci sono tombe a fossa coperte da lastroni di peperino. La tipologia di queste sepolture è particolare in quanto la roccia nella quale sono ricavate è stata sagomata a forma umana.
Il cammino verso Vitorchiano comprenderà diverse soste, con punti di ristoro, allietate dai racconti dell’attrice Laura Antonini e del cantastorie Antonello Ricci.
All’iniziativa hanno aderito anche i Cavalieri del Soccorso Città di Viterbo, organizzazione di volontariato che in questi giorni ha aperto le iscrizioni al nuovo corso di primo soccorso che si svolgera’ a Viterbo, per tutti coloro che hanno compiuto 16 anni, a partire dal 21 di ottobre prossimo (chi è interessato può telefonare ai numeri 3281619224 oppure al 3312994922 Paolo).
Info: Silvio 338/2129568
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