CAPRAROLA – Domenica 10 giugno alle ore 17,30 la Riserva Naturale Lago di Vico propone di nuovo un’occasione per scoprire un’interessante sito, poco conosciuto ma con un fascino particolare anche per il ruolo che ebbe rispetto al nostro circondario.
Intorno alla metà del XII secolo, il fertile territorio intorno a quello che all’epoca era conosciuto come il lago Cimino fu donato in feudo a Pietro I di Vico dal Pontefice Adriano IV, per i servizi resi alla chiesa. In posizione strategica e dominante sulla valle, la nobile famiglia edificò un poderoso castello che consentì lo sviluppo del piccolo borgo di pescatori e agricoltori già esistente in prossimità delle rive del lago…
Inizia qui la storia del Castellaccio di Vico, da cui successivamente il lago ha preso l’attuale nome. Fu una storia che durò solo pochi secoli, ma particolarmente ricca di vicissitudini.
Una storia che ci sarà narrata proprio ai piedi di quello che resta dell’antico maniero, in località Castellaccio a Caprarola, da “La Combutta dell’Occhiaticcio” con Romolo PASSINI e Sara DONATO, voci narranti e tamburelli.
L’iniziativa dal titolo “Il Castellaccio dei Prefetti di Vico – Una storia molto antica”, vedrà anche la partecipazione di Paolo PAPINI alla cornamusa e flauti e Alberto CAVASTRACCI al bouzuki oltre all’intervento straordinario delle Muse del Diavolo.
La partecipazione è gratuita e l’appuntamento è alle ore 17,00 al parcheggio del Bar Enerpetroli, presso il distributore, al Km 18,500 della SP Cimina.
Da qui con una breve camminata si raggiungerà il Castellaccio, dove la Riserva Naturale Lago di Vico, oltre ai lavori di ripulitura dei ruderi, ha realizzato una struttura da cui è possibile godere di uno scenografico affaccio sul lago.
Al termine dello spettacolo, attraverso un’impegnativo ma suggestivo sentiero nel bosco, sarà possibile raggiungere la Chiesa di Santa Lucia in Vico dove saranno in corso i festeggiamenti in suo onore, con la tradizionale Sagra del lattarino.
All’iniziativa collabora il Centro Studi e Ricerche di Caprarola.
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