VITERBO – Sabato 17 marzo alle ore 21:00 il Teatro dell’Unione di Viterbo ospiterà La Morte e la Fanciulla della Compagnia Abbondanza / Bertoni, spettacolo di chiusura della stagione di danza organizzata da A.T.C.L. in collaborazione con il comune di Viterbo.
La Compagnia, che con lo spettacolo La morte e la Fanciulla è stata finalista al Premio UBU 2017 per la categoria Miglior Spettacolo di Danza e vincitrice (ex-aequo) del premio Danza&Danza 2017 per la categoria produzione italiana, vanta oltre 30 anni di attività ed è riconosciuta come una delle realtà artistiche più importanti e vitali del panorama italiano. Antonella Bertoni e Michele Abbondanza portano in scena tre differenti “capolavori”: il quartetto in re minore di Schubert “La morte e la Fanciulla”, il capolavoro fisico quale l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche e quello spirituale-filosofico, il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi. I miracoli dell’esistenza che vengono rappresentati attraverso l’arte coreutica sono la vita e la morte, l‘inizio e la fine visti come un continuo transitare da una forma all’altra. La danza si fa quindi portatrice di immagini che appaiono e scompaiono continuamente in maniera crepuscolare, seguendo con il movimento un esempio di scrittura musicale che aspira all’infinito per superare l’idea razionale dell’ignoto e del trascendente. Per cogliere questo aspetto impermanente e transitorio la compagnia cerca di capire, di aprire in maniera chirurgica il corpo di questa scrittura per scrutarne i vuoti e gli spazi cavi, per creare una composizione che assomigli a un eterno precipitare, a un fuggire da ogni fine e da ogni senso. Definito “sulfureo e carezzevole” da Marinella Guatterini e ancora “Un umanissimo e commovente canto a quel che è stato e non sarà più” da Andrea Porcheddu La morte e la Fanciulla rappresenta ad oggi l’eccellenza sul panorama italiano della danza contemporanea.
Presenza di nudo integrale in scena.
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