CASTEL SANT’ELIA – In occasione del primo centenario della morte di S. E. Mons Giuseppe Bernardo Döbbing, vescovo di Nepi e Sutri negli anni 1900-1916 , P. Janusz Konopacki, parroco di Nepi e P. Piotr Burek , rettore del Pontificio Santuario Maria S.S ad Rupes di Castel Sant’Elia hanno promosso un interessante convegno sulla sua vita e l’attività pastorale.
L’incontro si svolgerà sabato 12 marzo alle ore 15.30 presso la Chiesa di San Giuseppe del Santuario di Castel Sant’Elia (VT) e vedrà l’autorevole presenza del vescovo della Diocesi di Civita Castellana, S. E. Mons. Romano Rossi. L’evento prevede interventi di illustri relatori sul tema , come il Prof. Claudio Canonici, la Dott.ssa Alessandra Senzacqua , P. Fortunato Iozzelli, autore di un’ importante pubblicazione sul vescovo Döbbing , moderati dalla Dott.ssa Pamela Paparoni.
Sono stati invitati a partecipare i sindaci dei Comuni di Nepi , Castel Sant’Elia e Sutri, sui cui territori Mons. Döbbing operò il suo governo della diocesi ed altre importanti autorità civili, militari e religiose.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dai due padri micaeliti per approfondire la figura di questo vescovo, così importante per la storia della diocesi di Civita Castellana e del suo territorio, ma ormai non più molto nota, con il trascorrere degli anni. Saranno presentati gli studi effettuati su un’ampia documentazione archivistica reperita in Italia e in Germania e verrà ricostruita l’azione pastorale svolta dal vescovo Döbbing nelle diocesi di Nepi e Sutri , dove si fece conoscere ed apprezzare come predicatore e fondatore del Santuario di Castel Sant’Elia . Il complesso di edifici che sorsero sopra la Grotta della Madonna furono, infatti, costruiti sotto la sua direzione , che fece sviluppare il santuario facendogli assumere l’aspetto odierno.
Durante il suo episcopato Mons. Döbbing cercò di rianimare la vita cristiana dei fedeli con molte visite e lettere pastorali , curò la disciplina del clero, riorganizzò i due seminari diocesani, celebrò nel 1907 il Sinodo, sovvenzionò con cospicue elargizioni di denaro i sacerdoti e le opere cattoliche. In linea con il programma di Pio X il vescovo Döbbing promosse la riforma liturgica, si oppose al socialismo e al modernismo . Nonostante il suo impegno e la sua grande generosità , tuttavia, Mons Döbbing venne definito da molti un “vescovo scomodo”, a causa del suo carattere autoritario e delle novità che introdusse, per questo non riuscì a guadagnare l’affetto dei suoi diocesani. Gli ultimi anni della sua vita, in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, furono contrassegnati da una campagna di diffamazione e da conflitti non sempre facili da gestire , ma che sarà interessante analizzare a distanza di tempo con spirito distaccato e serenamente critico.
Gli interventi durante il convegno saranno intervallati dall’esecuzione di brani dal vivo di musica gregoriana.
Invitiamo tutti alla nutrita partecipazione a questo incontro di elevato spessore storico, culturale e religioso.
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