VETRALLA – Giovedì 10 settembre dalle ore 18.00, l’associazione La Tavola Italiana, memore del successo riscosso nei precedenti eventi organizzati sul territorio nazionale, propone alla stampa e ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private laziali il convegno “La Tavola Italiana. Le sensazioni del gusto”, presso la suggestiva Villa Ione, Località Madonna del Ponte, Vetralla (Vt).
Un evento unico, aperto al pubblico, in cui enogastronomia, storia, arte e cultura si combinano con inimitabile maestria per sorprendere i viaggiatori del gusto.
“In un’atmosfera conviviale e grazie ai temi trattati, l’evento del 10 settembre si propone di fare conoscere la mission dell’associazione La Tavola Italiana alle Autorità, alla Stampa, all’opinione pubblica e ai Produttori del settore agroalimentare e dei complementi tavola”. Racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore e coordinatore scientifico dell’associazione La Tavola Italiana e aggiunge “Gli invitati potranno infatti conoscere gli obiettivi e le strategie che l’associazione si pone per promuovere le eccellenze italiane e per trasferire ai territori il maggior contributo possibile del valore della catena che la filiera agroalimentare genera nel mondo dal produttore al consumatore”.
Inserendosi nel vivo e ampio dibattito generato da Expo 2015, La Tavola Italiana intende aggiungere un importante contributo, valorizzando la filiera, tradizionale e artigianale, che dal seme fino alla tavola genera la qualità dei nostri prodotti.
Solo la conoscenza di questa filiera può garantirne la tutela e la continuità di una tradizione millenaria e far riscoprire la ricchezza dei frutti della terra e dell’ingegno italiano.
Il progetto di Tavola Italiana si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte, per la prima volta fusi in un unico percorso per raccontarci qual è l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità ed eccellenza mondiale.
“Anche il cibo è una forma d’arte. Come tutte le opere d’arte nasce da un passato e guarda al futuro. Con questo progetto intendiamo sensibilizzare sul fatto che solo tutelando il territorio, avendo cura dell’ambiente, delle tradizioni e della storia che accompagna un determinato prodotto possiamo farne comprendere il valore”. Racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana.
“Fin dal Rinascimento i piatti nelle corti italiane erano vere e proprie opere d’arte, per forme, ingredienti e sapori, effimere e capaci di durare per il solo pasto ma in grado di donare alla conviviale che li ospitava un’emozione unica sempre diversa e in grado di ispirare i mecenati e gli artisti sempre presenti in esse.” Aggiunge il Prof. Tommaso Lucchetti, attore del documentario e socio onorario dell’associazione La Tavola Italiana.
Prodotti d’eccellenza e piatti rivisitati delle svariate tradizioni regionali trovano ampia descrizione nel documentario Ricchezza. La Tavola Italiana di Claudio Viola che, durante l’evento, sarà proiettato in anteprima per il Lazio.
“Con la realizzazione di questo documentario spero di aver contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del cibo italiano inteso come storia, arte, tradizione, eccellenze enogastronomiche da scoprire e valorizzare. Si tratta di un prodotto originale che racconta in modo non convenzionale la ricchezza dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio italiano così come le tradizioni storiche, culturali e sociali da cui discende”. Racconta Claudio Viola, autore, regista del documentario e socio onorario dell’associazione La Tavola Italiana.
Svariati gli interventi del convegno sugli obiettivi e gli strumenti del progetto La Tavola Italiana, al fine di tracciare un ritratto dell’Italia e della Tuscia, tra cibo intellettuale, agricoltura, architettura del gusto e tradizione dell’ospitalità. Verrà illustrato inoltre il progetto che i fondatori dell’associazione hanno ideato per veicolare nel mercato le particolarità della tavola e della gastronomia italiana.
A margine degli interventi e della proiezione del documentario, gli ospiti e il pubblico presente potranno degustare golose specialità enogastronomiche, frutto del percorso di ricerca della Tavola Italiana, attraverso una presentazione di prodotti tipici del territorio laziale.
”Attraverso l’associazione non vogliamo limitarci a parlare della qualità del cibo ma far conoscere quello che sta dietro alla produzione, in termini agronomici, ambientali, artigianali, storici, artistici e culturali, e quello che dobbiamo conservare e tutelare per far sì che la nostra eccellenza duri nel tempo”. Aggiunge l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana.
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