Sabato 26 ottobre alle ore 17,00, presso la Sala Nobile del Palazzo Comunale di Nepi nell’ambito delle conferenze organizzate dal Museo Civico, Maurizio Carlo Alberto Gorra terrà una conferenza sul tema: ”Nepi, Italia, Europa. Spunti per una storia araldica dei Farnese”.
Nel 500, salito al pontificato Paolo III, Nepi venne ceduta, insieme al ducato di Castro, a Pier Luigi Farnese. Larrivo dei Farnese segnò, come in parecchi altri centri del viterbese, linizio di un periodo di forti cambiamenti nell’assetto urbanistico della cittadina. I lavori compresero la creazione e lallargamento di vie e piazze e la costruzione di nuovi edifici. A realizzare le opere più importanti venne chiamato larchitetto Antonio da Sangallo il Giovane a cui si devono il progetto del primitivo Palazzo Comunale, quello della chiesa di San Tolomeo, mai portato a termine, e la costruzione della cinta fortificata. I lavori di costruzione delle mura cittadine, iniziati nel 1540, ebbero la loro naturale conclusione dopo la partenza di Pier Luigi Farnese per il ducato di Parma e Piacenza nel 1545.
La struttura realizzata comprende una lunga ed alta cortina diretta a chiudere il lato occidentale del promontorio su cui sorge Nepi, fiancheggiata alle estremità da due imponenti bastioni. Lingresso alla città era garantito da due porte, lattuale Porta Romana e dalla Porta di Cavaterra, ora detta Porta Nica. Limpegno del Sangallo doveva contemplare anche lideazione di un sistema difensivo lungo il lato settentrionale dellabitato, limitato alla creazione di un bastione e di una nuova porta, Porta Falisca, Da quanto è possibile desumere dai documenti darchivio questi ultimi lavori, iniziati alla fine del 1544, furono eseguiti in base al disegno non del Sangallo, ma dellarchitetto Benedetto Torchiarino che Pier Luigi Farnese aveva voluto a Nepi sin dal 1540.
Le tre nuove porte di ingresso alla città e i bastioni sono, ancora oggi, sormontati dagli stemmi di Paolo III e di Pier Luigi Farnese. Lo studioso, partendo dallanalisi di questi stemmi, illustrerà lo sviluppo dellaraldica di una della più importanti famiglie italiane del 500 attraverso confronti che interessano un vasto territorio geografico.
Ingresso libero. Per informazioni: Museo Civico di Nepi, tel. 0761.570604 e-mail: museo@comune.nepi.vt.it
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