VITERBO – Prima della pausa estiva, per il ciclo di conferenze organizzate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale con l’Università della Tuscia, il professor Stefano De Angeli, docente di Archeologia Classica presso l’ateneo viterbese, terrà giovedì 22 maggio alle 17,00 alla Rocca Albornoz, una conferenza dal titolo: Testimonianze della cultura artistica augustea e giulio-claudia a Falerii Novi.
L’età augustea e giulio-claudia costituì per le città dell’Etruria meridionale un periodo di particolare prosperità, caratterizzato dalla costruzione di numerosi edifici e monumenti pubblici e privati. Il motivo virgiliano: sic fortis Etruria crevit, riassume efficacemente l’immagine della regione promossa dalla propaganda di Augusto, una regione che, forte dell’alleanza con il princeps, prospera nello scenario idilliaco del suo nuovo regime.
Tra le città romane dell’Etruria meridionale, come confermano i dati epigrafici ed archeologici, Falerii Novi è senz’altro uno dei centri che conosce in questo periodo la costruzione di importanti edifici pubblici e privati. Si tratta di opere che testimoniano nuove dinamiche sociali e l’emergere di una nuova classe dirigente locale, fedele al princeps, fatta di nobiles, equites e liberti, i quali mirano con queste costruzioni, spesso improntate ai modelli urbani, ad ostentare il loro nuovo status e la piena integrazione nei ranghi costituiti.
Un esempio di ciò è offerto, in particolare, dai frammenti marmorei scolpiti reimpiegati nella Porta Borgiana di Civita Castellana, la cui analisi consente di ricostruire un apparato decorativo, verosimilmente pertinente ad un monumento funerario, direttamente ispirato al modello dell’Ara Pacis.
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