VITERBO – Il 4 ottobre è il giorno di San Francesco, una ricorrenza che cristallizza i valori di pace, fratellanza e dialogo nella nostra cultura essendo egli, unitamente a Santa Caterina da Siena, patrono d’Italia.
Una figura, quella di Francesco d’Assisi, che unifica, lega e che estende il senso di appartenenza alla comunità nazionale a tutti coloro che sono mossi dallo stesso principio di saldo civismo umanitario.
Papa Bergoglio ha assunto, non a caso, il nome di Papa Francesco, facendosi esempio di dialogo (virtù francescana per eccellenza) fra i popoli e di vicinanza quotidiana ai ceti più fragili della società. Il suo insegnamento, indirizzato ed accolto indistintamente da religiosi e laici, stimola ad un approccio più solidaristico della comunità, ad un comportamento economico più sostenibile e rispettoso, a mettere -in sostanza- l’essere umano al centro del progresso sociale, politico e culturale.
Come ogni anno anche Viterbo si prepara a celebrare questo importante momento di comunità, rispettando la tradizione della Santa Messa e dell’accensione della lampada votiva alimentata a olio d’oliva, una consuetudine ricca di implicazioni (l’olivo simboleggia universalmente la pace e caratterizza il territorio italiano e la generosità del suo popolo). La fiamma, certamente un omaggio a San Francesco, ardendo continuamente per tutto l’anno è anche un monito costante a dirigere il proprio cammino sull’itinerario della condivisione, della speranza e della solidarietà.
Quest’anno l’amministrazione comunale di Viterbo, facendo tesoro degli insegnamenti francescani richiamati, ha accolto la richiesta di una cooperativa sociale di raccogliere le olive delle piante del patrimonio comunale perseguendo finalità pubbliche, come quella di accendere e mantenere viva per tutto l’anno la fiamma per il nostro Santo patrono nella chiesa a lui consacrata e eventualmente, qualora il raccolto fosse particolarmente favorevole, di donare altra parte del prodotto alle associazioni che si prendono cura delle persone economicamente più deboli.
L’appuntamento, al quale il sindaco Leonardo Michelini invita a partecipare tutti i viterbesi, è per mercoledì 4 ottobre alle ore 18:30, presso la Basilica parrocchiale di San Francesco.
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