VITERBO – La città di Viterbo da venerdì 4 a domenica 6 luglio ospita l’Assemblea delle regioni e il Consiglio nazionale di Slow Food Italia, l’organo direttivo dell’associazione fondata da Carlo Petrini. I delegati, provenienti da tutte le regioni d’Italia, sono freschi di nomina così come il Comitato esecutivo guidato dal presidente Gaetano Pascali.
Nel corso dei lavori, che si terranno all’hotel Salus Terme, i 75 esponenti di Slow Food si confronteranno sull’attuazione del nuovo programma e sui prossimi appuntamenti tra cui il Salone del Gusto e Terra Madre previsti a Torino dal 23 al 27 ottobre 2014.
“Siamo felici – dice Angelo Proietti Palombi, presidente di Slow Food Viterbo – di ospitare nella Città dei Papi i vertici di Slow Food. Un evento straordinario che tra l’altro consentirà di promuovere il nostro territorio dal punto di vista termale, culturale ed enogastronomico”.
I delegati, infatti, oltre a essere ospitati in una delle migliori strutture ricettive termali gusteranno i prodotti tipici della Tuscia Viterbese grazie anche alla disponibilità di alcune aziende locali. Inoltre nel tempo libero visiteranno la città di Viterbo e prenderanno parte al Festival letterario di Caffeina e allo Slow Food Village in corso in questi giorni nel centro cittadino.
L’ospitalità del Consiglio nazionale, organizzata da Slow Food Viterbo, è resa possibile grazie al sostegno della Regione Lazio, Arsial, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Viterbo, e delle associazioni di categoria Confartigianato e Coldiretti, oltre che dall’azienda ceramica Scarabeo.
Cosa è Slow Food
Con oltre 100mila soci, Slow Food è un’associazione internazionale non profit presente in 150 Paesi che opera per diffondere la cultura alimentare portatrice di piacere, identità e tradizioni e per promuovere uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e dell’ambiente. Fondata nel 1986 da Carlo Petrini, Slow Food nasce come movimento per la tutela e il diritto al piacere legato al cibo per tutti, per contrastare il diffondersi della cultura del fast food, la perdita d’interesse verso ciò che mangiamo e la scomparsa delle tradizioni locali. Nel corso degli anni si affina la filosofia, Slow Food si impegna a ribadire l’attenzione necessaria verso ecosistemi e comunità e lavora per far crescere nelle persone la consapevolezza che le nostre scelte alimentari condizionano tutto il sistema. Alle direzioni nazionali in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Olanda che coordinano le 1.500 Condotte – sedi locali cui fanno capo i membri dell’associazione – si aggiunge la straordinaria rete di Terra Madre con 2mila comunità di contadini, pastori, pescatori, cuochi, studenti, insegnanti ed esperti insieme a tutti coloro che ogni giorno scelgono una produzione di cibo di piccola scala, sostenibile e di qualità. In Italia, nel corso del 2011 sono stati registrati circa 45mila iscritti riuniti in 287 Condotte.
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