VITERBO – In vista dei due importanti e storici appuntamenti che verranno celebrati quest’anno, il Sesto Centenario dell’Immagine della Madonna della Quercia (1417) e i 550 anni del Patto d’Amore con la Città di Viterbo (1467) che diedero avvio ad una secolare storia di grandissima devozione, tantissime sono le iniziative in programma in collaborazione con la Proloco di Viterbo.
Si inizia Sabato 21 Gennaio alle 16 in Basilica: si terrà la presentazione dei lavori di restauro, della durata di quasi un anno, che hanno interessato il Santuario, lavori protagonisti di un servizio sul Tg 3 andato in onda martedì 17 gennaio. Oltre al restauro del Tempietto di Andrea Bregno, al ripristino delle cornici in peperino nelle navate laterali che delimitavano le cappelle, alla lucidatura di tutti i marmi e ad una nuova illuminazione che valorizza ancor di più la Basilica, ben 3600 mq di intonaco sono tornati all’originale bianco caldo Rinascimentale, ritrovato grazie all’ausilio di saggi stratigrafici. Interverrà il Dr. Giannino Tiziani, Fuzionario di Soprintendenza per i beni storico artistici del Lazio.
Domenica 22 Gennaio alle 15.30 appuntamento sul Sagrato per una ricchissima visita guidata dal titolo “Firenze a Viterbo”.
Si potranno visitare tutti gli ambienti e gli spazi del Santuario: la Basilica, la splendida Sagrestia, i due magnifici Chiostri, e il Museo degli Ex Voto, recentemente riallestito. Da Michelangelo al Sangallo, da Bregno ad Andrea della Robbia, ripercorreremo una storia straordinaria fatta di legami e contaminazioni profonde. Il grande cantiere di costruzione della Basilica iniziò nel 1470 e terminò con la fine dei lavori della fontana del Chiostro Grande detto “del Vignola” nel 1633. Oltre un secolo e mezzo in cui qui lavorarono pittori, architetti, scultori, scalpellini, fabbri, falegnami, le più grandi maestranze del tempo, per dare vita a quello che sarebbe diventato il più importante Santuario della nostra Provincia. Punteremo un faro sulla straordinaria somiglianza di Santa Maria della Quercia con due grandi e bellissime Basiliche di Firenze , San Lorenzo e Santo Spirito; somiglianza architettonica e non solo, che fa del Santuario un unicum nel nostro territorio, l’esempio più fulgido e riuscito dell’arte e della cultura rinascimentale fiorentina nel viterbese.
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