VETRALLA – Anche a Vetralla sarà celebrato “Il Giorno del Ricordo”, solennità istituita nel 2004 con una legge dello Stato Italiano in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
Gli aderenti vetrallesi al Comitato 10 Febbraio, associazione che organizza manifestazioni in tutta Italia, hanno voluto fare le cose in grande.
Infatti, giovedì 8 febbraio 2018 sarà una giornata ricca di impegni. La mattina si svolgerà un dibattito con gli alunni della scuola media “Andrea Scriattoli” di Vetralla. Nel pomeriggio, dopo un omaggio nella via che ricorda i Martiri delle Foibe, alle 17.30 si terrà una conferenza nella sala del consiglio comunale, gentilmente messa a disposizione dall’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio gratuito all’iniziativa.
“Sarà l’occasione per ricordare il carabiniere vetrallese Luciano Lupattelli – dichiara il Comitato 10 Febbraio di Viterbo – assassinato dai partigiani comunisti slavi e gettato in una foiba ad Aquilinia, frazione di Muggia (Trieste). Venne trucidato perché non rivelasse i nomi di chi uccise un suo collega, il carabiniere Gastone Englaro, anch’esso ammazzato e infoibato.”
La giornata di commemorazione a Vetralla vedrà la partecipazione di un profugo dalla Dalmazia, l’ottantacinquenne Secondo Raggi Karuz, nato a Zara nel 1933, insegnante e pittore di buona fama. “Da ragazzino ho vissuto la guerra e i bombardamenti – ricorda Secondo Raggi Karuz – il dramma dell’occupazione dei partigiani comunisti slavi, la tragedia delle foibe che ha colpito direttamente anche la mia famiglia e l’assegnazione della Dalmazia alla Jugoslavia. Mi sono sentito straniero nella mia città, Zara, e non ho mai accettato di frequentare la scuola di un’altra lingua. Infine – conclude – ricordo con amarezza l’abbandono nel 1949 della mia terra e il trasferimento a Roma.”
Di queste esperienze drammatiche Raggi Karuz parla in un suo libro, pubblicato di recente da Fergen Edizioni, che si intitola “Ortodossa Fede – Lezioni dalmatiche di critica al mondo d’oggi”.
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