VETRALLA – Un viaggio negli inferi e nel mistero dei riti dedicati alla dea Demetra. Un viaggio alla scoperta di uno dei ritrovamenti più suggestivi degli ultimi anni: il tempietto rupestre di Demetra, non lontano da Vetralla. Che si trova conficcato nelle viscere della terra e che ancora oggi emana tutta la sua potenza evocativa. Per la prima volta sarà possibile vedere lo straordinario tempietto e ascoltare il racconto degli antichi riti fatto da artisti e esperti. Un appuntamento unico e irripetible.
E’ in programma domenica 25 gennaio, a partire dalle ore 10, la prima delle 12 “Passeggiate racconto all’etrusca”, che per tutto il 2015 accompagneranno le iniziative dell’Anno degli Etruschi – I pirati della bellezza.
L’idea di fondo è semplice e allo stesso tempo affascinante: riscoprire i luoghi, i riti, il pensiero di un popolo per molti versi misterioso ma che ha lasciato molte tracce a distanza di secoli. E fare diventare il tutto uno dei traini, se non il traino principale, del definitivo lancio turistico della Tuscia Viterbese.
Tra gli eventi in programma le passeggiate racconto appunto, che saranno guidate dallo scrittore Antonello Ricci. Il primo appuntamento (ore 10) è alla Macchia delle Valli, a Vetralla, al km 2,900 della strada provinciale Blerana (direzione Cura-Blera), nei pressi della chiesetta della Madonna della Folgore: i partecipanti andranno alla scoperta del tempio dedicato alla dea Demetra, proprio nei luoghi dove anni fa è stata rinvenuta una statuetta ora conservata presso il Museo Nazionale Etrusco alla Rocca Albornoz di Viterbo. Tra fitti boschi e grandi blocchi di tufo, i visitatori avranno la possibilità di camminare lungo antiche vie processionali e osservare le vasche usate in passato per i riti di fecondazione e purificazione dedicati alla dea. Oltre a Ricci, a fare da sottofondo alla passeggiata l’intervento di Maria Gabriella Scapaticci, direttrice del Museo archeologico nazionale di Tarquinia, le letture di Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti, le percussioni “en plein air” di Roberto Pecci. Originale anche la formula del biglietto, che consiste semplicemente nell’acquisto del volume (appena dato alle stampe) “I pirati della bellezza: romanzo degli Etruschi secondo Antonello Ricci”, pubblicato da Davide Ghaleb Editore.
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