GROTTE SANTO STEFANO – Martedì 5 marzo torna una delle manifestazioni più antiche del Carnevale: il Bucèfere di Grotte S.Stefano che affonda le sue radici in tempi remoti.
Ogni Martedì Grasso i Carnevalotti, i giovani del paese nascosti sotto tuniche e cappucci bianchi, dopo una lunga caccia riescono ad agguantare il Bucèfere, distinguibile facilmente perché coperto da tunica e cappuccio nero, scomparso dal suo sarcofago. Prima che il suo corpo venga arso in un rogo nella piazza principale di Grotte S.Stefano sotto gli occhi di tutti i presenti ponendo fine al Carnevale, egli legge il proprio Testamento.
Ecco il momento culminante della serata: un divertente excursus sulle avventure e (soprattutto) disavventure degli abitanti di Grotte S.Stefano. Cenni, ovviamente , anche alla politica locale e nazionale. Il tutto è letto dal Bucèfere in versi cadenzati e scritti completamente in dialetto.
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