-di Martina Agostini –
Sabato 4 maggio il Sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, insieme all’assessore comunale Raffaella Saraconi, hanno intitolato al professor Gilberto Pietrella il parco di Via San Paolo sottostante le Mura Civiche.
Il luogo non è stato scelto a caso, infatti,le nostre mura sono un forte segno di autenticità, che poche città in Italia possono vantare di possedere, perciò, sono oggi oggetto di un piano di rivalutazione.Autenticità posseduta anche dall’emerito professore e politico, venuto a mancare il 27 Dicembre 2014, dopo 94 anni interamente dedicati alla comunità. Una vita densa e sofferta, per la precoce invalidità causata dalle ferite di guerra, ma molto attiva, rivolta all’impegno culturale, sociale e politico.
A parlarne per prima è la sorella Maria Vittoria, insegnante come il fratello, che, emozionata, assiste all’intitolazione, circondata da parenti e amici, come l’On. Franco Bruni e Italo Aquilani, Presidente dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili). Sin da giovane Gilberto si distinse per aver sostenuto delle iniziative a favore dei giovani, come il Campo Sportivo “San Paolo” a Cura di Vetralla e l’Associazione Culturale “Gervasio Federici”, con l’obiettivo di orientare impegni e scelte, anche di natura politica, traendo ispirazione dalla dottrina cattolica. Don Luigi, durante la benedizione della targa al Pietrella, ricorda appunto la sua fede convinta e la formazione cristiana, che ispirò un costante impegno a beneficio del territorio e della collettività. In particolar modo fu attento al mondo della disabilità, che allora era causa d’isolamento, segregazione e frustrazione. Fu proprio Pietrella nel 1957 a instituire la sede provinciale dell’Anmic a Viterbo, diventando membro del Comitato Direttivo della stessa Associazione.
Dopo aver ascoltato le esigenze delle famiglie bisognose, Pietrella e tanti altri membri del Direttivo, sollecitarono il mondo politico a costruire proposte legislative adeguate, che potessero permettere integrazione scolastica, formazione, avviamento al lavoro, pensione, assegno di accompagnamento, adeguamento delle strutture con l’abbattimento delle barriere architettoniche e tanto altro. L’emerito cittadino ha combattuto un’altra audace battaglia, come ricorda l’On. Bruni, per l’apertura dell’Università Statale a Viterbo, che non sarebbe stata possibile senza la LUT (Libera Università della Tuscia), la cui attività accademica iniziò nel 1969, grazie alla capacità organizzativa del Pietrella. Egli riuscì a creare con tenacia le strutture necessarie, a radunare un nucleo d’insegnanti, ad attirare un corpo studentesco fino a battersi duramente alla Regione Lazio, nel 1975, per ottenere una delle tre sedi disponibili. L’Onorevole ricorda le battaglie politiche e culturali condotte insieme all’amico e collega, in un periodo storico difficile, di piena crisi delle istituzioni e dei valori tradizionali.
Nel corso della sua lunga esperienza politica e amministrativa Pietrella fece del confronto la regola principale per fissare obiettivi specifici e per attuare concretamente progetti importanti per tutta la comunità provinciale. Gilberto Pietrella fu, ed è, un protagonista indiscusso dello sviluppo di Viterbo e il suo forte senso di appartenenza al territorio è riconosciuto dalle parole dello stesso Sindaco Michelini, che erige a modello il suo modo onesto e caparbio di adempiere all’impegno politico e civile.
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