Review Category : Notizie

MUSICA – Il JazzUp una vetrina per i giovani e per il territorio

Lug 1, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged , , Comments 0

“Viterbo è una città bellissima”. E’ un sentimento unanime quello che ieri sera ha pervaso gli animi degli spettatori presenti al JazzUp a Piazza del Gesù.

Sarà stato per l’atmosfera soffusa creata dalla musica unita all’odore di pioggia dopo il temporale, o per la presenza di tanti giovani su un palco vibrante di entusiasmo, fatto sta che i commenti a margine della serata hanno avuto tutti un comune denominatore, l’apprezzamento sincero per la città e per le sue meraviglie che ogni volta hanno il potere di stupire.

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CULTURA – “Alle polemiche preferiamo rispondere con la buona musica”

Giu 30, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged , Comments 0

“Il Festival è di tutti”. E’ con queste parole che Giancarlo Necciari, direttore del JazzUp, contenitore musicale di Caffeina, ha introdotto la serata di ieri sera, spegnendo le polemiche sulla manifestazione che sono sorte, negli ultimi giorni, su social e carta stampata.
“Piuttosto che alimentare delle sterili diatribe dialettiche che sicuramente non fanno bene a Viterbo e alla sua crescita – prosegue – noi preferiamo far parlare i fatti al nostro posto.

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CULTURA – La pizzica e le lavandaie del JazzUp catturano migliaia di persone

Giu 29, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged , , Comments 0

“La cultura è il cuore”. E’ la frase di Simonetta Chiaretti, ideatrice del progetto La Compagnia delle Lavandaie, a riassumere, nel migliore dei modi, lo spettacolo che è andato in scena ieri sera a Piazza del Gesù.
Il JazzUp, alla seconda serata, ha letteralmente conquistato le migliaia di persone presenti che sono rimaste sotto al palco ben oltre la mezzanotte cantando e ballando insieme agli artisti, in un’atmosfera magica di suggestione e coinvolgimento.

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NEWS – Successo per il flash mob dei pendolari

Giu 28, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged , Comments 0

– di Eleonora Straffi –

I ritardi dei treni non sono riusciti a fermare il flash mob indetto ieri dal comitato dei pendolari di Orte. L’evento, infatti, è stato posticipato di 20 minuti per dare la possibilità ai colleghi di essere partecipi. E così è stato.
Al primo binario della stazione di Orte numerosi pendolari armati di bandiere dell’amata patria hanno sfilato e cantato a squarciagola l’Inno d’Italia. A capeggiare il tutto, il neo eletto sindaco Moreno Polo, che armato di megafono, ha incitato i suoi concittadini (e non) a farsi sentire.
Una manifestazione pacifica per una buona causa. L’idea del flash mob è una protesta contro la Regione Umbria che ha deciso si sopprimere la fermata alla stazione di Orte dei treni 8:01 e 17:58. Due convogli in pieno afflusso di pendolari.

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MUSICA – JazzUp, un ponte culturale tra la Puglia e la Tuscia

Giu 27, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged , Comments 0

È stata presentata all’Hotel Salus Terme di Viterbo la rassegna JazzUp che,dal 27 giugno al 6 luglio, sarà l’immancabile appuntamento musicale nel panorama culturale di Caffeina Festival.

Ad introdurre la conferenza il presidente onorario, Ferdinando Guglielmotti, che ha illustrato i vari obiettivi della manifestazione. A fare da cornice alla kermesse, anche quest’anno, sarà la suggestiva Piazza del Gesù che però non ospiterà solo jazz.

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NEWS – Riconoscimento internazionale per la chef di Trevinano, Iside De Cesare

Desidero complimentarmi con Iside De Cesare, chef stellata del ristorante “La Parolina” di Trevinano-Acquapendente, per aver conseguito nei giorni scorsi il titolo di Iside De Cesare, chef stellatadi New York. Un riconoscimento alle sue abilità, alla sua passione, alla sua esperienza e anche alla Tuscia che lei ha scelto insieme al marito Romano Gordini come terra d’adozione per sviluppare l’arte culinaria.

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CULTURA – Festival locali, Gian Maria Cervo a ruota libera

Giu 23, 2014 Posted by In approfondimenti, Notizie Tagged Comments 0

– da Gian Maria Cervo –

Gentili direttori,
bene, vedo che finalmente il signor Carlo Galeotti, su una testatina locale – dopo che sulle pagine di un quotidiano viterbese (ovviamente non il suo) ben quattro anni fa (quattro anni quattro) lo avevo immaginato a leggere Mario Brega e a cantare Verdi con Borghezio (visto la visione della cultura che esponeva) – si degna di scrivere, in un insonne articolo, di Quartieri dell’Arte e quindi indirettamente anche di me.
Non ho mai avuto stima di Galeotti, questo lo si può riscontrare anche in interviste televisive di molti anni fa, “quando non eravamo in conflitto”, in cui, intervistato da lui, non mi degno neanche di guardarlo in faccia.
E’ chiaro a chiunque non abbia una visione della cultura da super provincia depressa che Viterbo non abbisogni di Don Giovanni parrocchiali e fatti male – che sarebbero guardati dall’alto in basso anche dal più sprovveduto dei turisti inglesi, tedeschi e russi -, ma di eventi che esprimano idee in linea con la nostra epoca e pongano in dialogo presente e passato illustre di questo territorio.
Certo a un processo del genere, come giustamente sottolineava pochi giorni fa Michele Bonatesta in un’intervista, dovrebbe contribuire una stampa attenta, onesta e consapevole non certo qualche giornalista-tassametro di provincia, pronto a cambiare idea all’acquisto del primo banner da parte del nemico o perseguitato di turno (ovviamente questa è una considerazione generale che non intendo rivolgere all’irreprensibile Carlo Galeotti).
Sebbene mi senta un po’ ridicolo a entrare nel dibattito sui festival cittadini in seguito a un articolo apparso su una testata provinciale che per disistima mai sceglierei come media partner di Quartieri dell’Arte, per amore di verità devo affermare alcuni concetti. Prima di tutto la nostra è l’unica rassegna, tra le attività di spettacolo a carattere ricorrente finanziate dalla Regione Lazio, che si ponga visceralmente il problema della valorizzazione ed evoluzione del territorio e degli eventi di spettacolo come veicoli di attrazione del turismo culturale e di inclusione sociale.
I nostri eventi, per la gran parte, come riscontrabile dalla documentazione fotografica e dai documenti depositati presso la SIAE, fanno il tutto esaurito (è vero che si svolgono in piccoli luoghi, ma sono spesso programmati per molti giorni) e sono recensiti non solo da testate locali ma da quotidiani nazionali come Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa e da giornali internazionali quali Der Spiegel e Suddeutsche Zeitung.(La Repubblica nel 2011 ci ha definito la Silicon Valley).
I nostri eventi sono oggetto di studi critici in Cina e negli Stati Uniti e hanno ospitato le più antiche compagnie di teatro del mondo, registi hollywoodiani, candidati al Nobel e premi Pulitzer (e dire che non siamo noi il festival di letteratura di Viterbo), nonché star del cinema e del teatro italiano.
Fatte queste considerazioni mi vengono in mente alcune domande da rivolgere al signor Galeotti.
1) Come mai considera due manifestazioni, per lo più recensite dalla sua testata, le gambe dell’estate viterbese e non considera rilevante una manifestazione che trova spazio su CorSera, Repubblica e giornali internazionali? Non rileva, il signor Galeotti, in questo un tantino di errore di prospettiva e un vago senso di visione alienata e distorta della realtà?
2) Non ritiene il signor Carlo Galeotti che una persona sana di mente debba infischiarsene del suo trivialissimo giudizio?
3) Come mai il signor Galeotti lo scorso anno, con tanto di documentazione fotografica, criticava una delle gambe dell’estate viterbese (Caffeina) attaccandola per carenza di pubblico?
4) Come mai il signor Galeotti, che non si è mai degnato di scrivere di me e di QdA negli ultimi quattro anni, si sveglia all’improvviso, stanotte, e scrive un pezzo polemico su un contributo della Regione che tra l’altro è ridotto rispetto al passato?
5) Come mai la gamba dell’estate viterbese Caffeina invita me, direttore di una manifestazione secondo Galeotti priva di impatto per ben tre serate del programma?
6)Infine una domanda generale, rivolta non all’irreprensibile Galeotti ma a tutta la comunità viterbese. Non sarà che qualche festival, che si è “sporcato” fin troppo le mani nell’arena politica locale, si trovi ora in difficoltà e chieda a qualche suo partner di fare risibili e discutibili operazioni giornalistiche, in virtù di difficoltà sopraggiunte nei confronti di iniziative che hanno sempre dimostrato qualità, onestà e trasparenza?
Ai buoni cittadini viterbesi e a tutti coloro che hanno amore di consapevolezza le risposte.

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CULTURA – S.Eusebio, un nuovo tesoro riscoperto da Viterbo Civica

-da Viterbo Civica –

Uno dei maggiori paradossi italiani è rappresentato mirabilmente dall’esercito dei vacanzieri, capaci di arrivare in capo al mondo pur d’ammirare un singolo monumento, ma ignorando gli inestimabili tesori storici artistici che sono a pochi passi dalle loro abitazioni. È il caso di Sant’Eusebio, il monumento paleocristiano più importante della Tuscia, una chiesetta romanica nascosta dai noccioleti a pochi chilometri da Viterbo nel comune di Ronciglione, visitata da numerosi pellegrini stranieri ma completamente sconosciuta per chi vive in zona.

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ATTUALITA’ – Rete Liberale, un successo l’incontro sui mutui bancari

Intenso il dibattito scaturito durante il seminario “La tutela dell’utente Bancario – Mutuo, Conto Corrente e anomalie bancarie”, svoltosi sabato presso l’hotel delle Terme Salus a Viterbo e organizzato dal coordinamento di Rete Liberale di Viterbo e dal Dipartimento Contribuenti di RL del Centro Italia.

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MUSICA – Il maestro tarquinese Piccioni dirigerà la Carmen a Caracalla

Il maestro Leandro Piccioni, tarquiniese dhoc, ancora sugli scudi.
Sua la rielaborazione musicale e la direzione della “Carmen” portata in scena dall’Orchestra di Piazza Vittorio.
“Dopo l’esperienza del “Flauto Magico”, libera elaborazione dall’omonima opera di Mozart, con Mario Tronco abbiamo realizzato “Carmen”, su richiesta di Dominique Delorme, direttore artistico de “Le Nuits de Fourviere” di Lione – spiega il grande musicista tarquiniese -. Carmen è uno spettacolo senza dubbio più imponente, con più di sessanta artisti fra musicisti, danzatori, coro e personaggi in scena.

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